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Stellantis non rinnova commessa a Trasnova: 90 licenziamenti

Per oltre cento famiglie si preannuncia un Natale difficile

Stellantis

Stellantis ha deciso di non rinnovare l’appalto a Trasnova, che a sua volta aveva affidato subappalti a Logitech e Tecnoservice. Questa decisione rappresenta un disastro occupazionale, come sottolineano i sindacati, e coinvolge ben 110 lavoratori che, anche lunedì mattina, si raduneranno davanti ai cancelli della fabbrica per protestare.

90 licenziamenti per Trasnova dopo che il gruppo Stellantis ha deciso di non rinnuovare l’appalto

Il segretario provinciale della Uilm, Gennaro D’Avino, ha confermato che venerdì scorso è arrivata la comunicazione ufficiale in cui si annuncia che Stellantis non intende proseguire l’accordo. Per oltre cento famiglie si preannuncia un Natale difficile, cui si aggiungono le 32 persone della De Vizia che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento. Questo rappresenta un ulteriore duro colpo per i lavoratori e le loro famiglie, che si trovano a fare i conti con l’incertezza del futuro.

Mauro Cristiani, segretario generale Fiom Napoli, e Mario Di Costanzo, responsabile del settore automotive Fiom Napoli, hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Nel giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, con un tempismo che sottolinea ancora una volta il disprezzo di Stellantis nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori italiani, la multinazionale italo-francese ha informato la Trasnova che il 31 dicembre prossimo non verrà rinnovata la commessa per la movimentazione auto negli stabilimenti di Mirafiori, Cassino, Pomigliano e Melfi”.

“Per i lavoratori impiegati presso lo stabilimento GB Vico, questa decisione si traduce in 90 licenziamenti, rafforzando ulteriormente la nostra convinzione che Carlos Tavares e John Elkann abbiano preso la decisione di smantellare progressivamente la presenza dell’industria automobilistica in Italia.”

Pomigliano D’Arco stellantis

“Nelle prossime ore, oltre a dare avvio a una serie di iniziative di protesta e lotta, come sottolineano i dirigenti della Fiom, rivolgeremo un appello alle istituzioni locali e ai parlamentari eletti in Campania, chiedendo azioni concrete e urgenti per tutelare l’occupazione nel nostro territorio. Chiederemo, inoltre, di fare pressione affinché Stellantis riveda e revoci la sua scelta scellerata, una decisione che sta progressivamente impoverendo il nostro tessuto industriale e generando una pericolosa arretratezza economica e sociale. È fondamentale, in questo momento, difendere i posti di lavoro e salvaguardare la forza produttiva del nostro territorio, per evitare che questa situazione aggravi ulteriormente le difficoltà economiche della regione.”

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