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Carlos Tavares: liquidazione milionaria con le dimissioni

L’uscita anticipata da Stellantis potrebbe significare un bonus da 100 milioni per Carlos Tavares

Carlos Tavares

Carlos Tavares ha deciso di dimettersi da CEO di Stellantis l’1 dicembre 2024, anticipando la sua uscita che inizialmente era prevista per il 2026. La sua separazione dall’azienda avverrà con un accordo economico milionario. Secondo il Corriere della Sera, il portoghese ha percepito uno stipendio annuale di circa 40 milioni di euro negli ultimi anni, nonostante le divergenze con il Consiglio di Amministrazione dell’azienda. In ogni caso, l’uscita anticipata dovrebbe significare per lui un bonus vicino ai 100 milioni di euro. Non è chiaro se il manager abbia anche negoziato un’opzione su Maserati, il brand di lusso del gruppo Stellantis.

100 milioni di buona uscita per Carlos Tavares con l’addio a Stellantis?

Ci sono voci che ipotizzano una possibile fuoriuscita di Maserati dal gruppo Stellantis, con il brand che secondo alcuni potrebbe essere acquisito da un altro gruppo, sebbene non ci siano conferme ufficiali. Alcuni ipotizzano che Ferrari potrebbe essere un potenziale acquirente, ma al momento non ci sono informazioni concrete riguardo a questa ipotesi.

Carlos Tavares dunque lascia Stellantis con un accordo milionario, nonostante la sua gestione non abbia dato i frutti sperati in termini di vendite. Infatti, a ottobre, le vendite in Europa sono scese drasticamente, con un calo vicino al 17 per cento e una quota di mercato in discesa al 14,4 per cento. Inoltre, durante il suo mandato, una parte significativa della produzione italiana è stata trasferita all’estero, con conseguenti chiusure straordinarie degli stabilimenti, numerosi periodi di cassa integrazione e molta incertezza sul futuro.

Carlos Tavares

Un esempio emblematico è lo stabilimento di Mirafiori, che rimarrà chiuso per tutto il mese di dicembre, a causa delle basse vendite della Fiat 500e, ormai poco competitiva rispetto alla concorrenza. La situazione lascia spazio a preoccupazioni per il futuro del gruppo e della produzione automobilistica italiana, con la speranza che il settore possa riprendersi in tempi brevi, affrontando le sfide del mercato e delle trasformazioni in atto nel panorama industriale.