in

Stellantis: gli USA propongono un prestito di 7,54 miliardi di dollari per la produzione di batterie

A piena capacità, si prevede che i nuovi impianti di Kokomo produrranno 67 GWh di batterie all’anno

Stellantis Canada

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha recentemente annunciato i suoi piani per concedere un prestito condizionale che può arrivare fino a un massimo di 7,54 miliardi di dollari, con l’obiettivo di supportare il progetto StarPlus Energy, una joint venture strategica tra Stellantis e Samsung SDI. Questo prestito è finalizzato a sostenere la costruzione di due impianti altamente innovativi per la produzione di batterie agli ioni di litio, che saranno realizzati nella città di Kokomo, nello stato dell’Indiana.

Il progetto starPlus Energy di Stellantis e Samsung ottiene un prestito di 7,54 miliardi di dollari dagli USA

I nuovi impianti saranno fondamentali per la produzione di batterie destinate a soddisfare le esigenze della prossima generazione di veicoli elettrici (EV), rappresentando un passo importante per potenziare la transizione verso un futuro più sostenibile nel settore automobilistico. La realizzazione di questi impianti, infatti, contribuirà in modo significativo a rafforzare la capacità di produzione di batterie di alta qualità, cruciale per il supporto alla crescente domanda di veicoli elettrici negli Stati Uniti e in altre regioni.

Il prestito include 6,85 miliardi di dollari in capitale e altri 688 milioni di dollari in interessi capitalizzati. Se finalizzato, questo investimento deriverà dal programma di prestiti Advanced Technology Vehicles Manufacturing (ATVM), che mira a rafforzare il settore dei veicoli elettrici negli Stati Uniti. A piena capacità, si prevede che i nuovi impianti di Kokomo produrranno 67 GWh di batterie all’anno, sufficienti ad alimentare circa 670.000 veicoli. Stellantis prevede di aprire il primo impianto di batterie all’inizio del 2025 e il secondo nel 2027.

Oltre agli stabilimenti dell’Indiana, Stellantis collabora anche con LG Energy Solution per costruire una gigafactory a Windsor, Ontario in Canada, dimostrando il suo impegno nell’espandere la capacità di produzione di veicoli elettrici in tutto il Nord America.

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) ha intrapreso significativi sforzi per promuovere e supportare la produzione di veicoli elettrici (EV) attraverso una serie di iniziative di finanziamento mirate. Recentemente, il DOE ha proposto un prestito condizionale di 6,6 miliardi di dollari a Rivian, destinato a supportare la costruzione di uno stabilimento di produzione nello stato della Georgia. Inoltre, il dipartimento ha annunciato quello che è stato il suo prestito più grande di sempre, un ammontare straordinario di 9,2 miliardi di dollari, destinato a Ford e SK On per la realizzazione di impianti di produzione di batterie in Tennessee e Kentucky, due stati chiave per l’espansione della capacità produttiva legata agli EV.

Stellantis e Samsung

Anche altre grandi case automobilistiche, come General Motors (GM), hanno beneficiato di finanziamenti governativi attraverso prestiti concessi dal DOE. Nel 2022, GM ha ottenuto un prestito di 2,5 miliardi di dollari, che è stato utilizzato per supportare la produzione di celle per batterie in vari stabilimenti situati in Ohio, Tennessee e Michigan, consolidando ulteriormente l’impegno del settore automobilistico nella transizione verso una mobilità più sostenibile e l’elettrificazione dei veicoli. Questo tipo di supporto finanziario sta diventando un elemento cruciale per stimolare la crescita del settore delle batterie e dei veicoli elettrici negli Stati Uniti, accelerando il passaggio verso un futuro più ecologico e tecnologicamente avanzato.

Sebbene il prestito proposto segnali un forte sostegno alle infrastrutture per i veicoli elettrici, resta incerto se verrà finalizzato prima di un potenziale cambiamento nella leadership politica degli Stati Uniti. I critici delle politiche incentrate sui veicoli elettrici dell’amministrazione Biden, tra cui il presidente eletto Donald Trump , hanno messo in dubbio la forte dipendenza dai sussidi governativi per l’industria.

Lascia un commento