Il “Piano Italia” annunciato da FCA a fine novembre (ed ancora in standby in attesa di capire il futuro della nuova Ecotassa presentata da alcuni esponenti delle forze governative) prevede 5 miliardi di investimenti e l’avvio della produzione di diversi nuovi modelli nel nostro Paese entro il 2021.
Lo stabilimento FCA di Grugliasco viene toccato solo in minima parte da questi investimenti. Nei giorni scorsi si è, infatti, parlato solo dell’arrivo di varianti ibride per Ghibli e Quattroporte, i due modelli prodotti a Grugliasco, ma, al momento, non ci sono tempistiche certe sulla data di debutto di queste nuove varianti delle due Maserati e non è chiaro quale sarà il loro impatto sui livelli produttivi.
In attesa di capire quale sarà il futuro della gamma Maserati, lo stabilimento di Grugliasco deve fare i conti con altri sei mesi di contratti di solidarietà. FCA e i sindacati hanno, infatti, esteso gli ammortizzatori sociali sino al prossimo mese di giugno. I nuovi contratti di solidarietà riguardano 2.470 addetti del sito mentre gli esuberi temporanei dichiarati dall’azienda sono ben 1.457.
Ricordiamo che, in questi mesi, la produzione a Grugliasco è stata molto limitata, con continui ricorsi alla cassa integrazione. La situazione è nettamente peggiorata a dicembre. Questo mese, infatti, il sito sarà in attività per appena quattro giorni, da oggi sino a giovedì, mentre per venerdì prossimo è in programma una giornata di corsi di formazione per 400 addetti.
Ecco il commento di Edi Lazzi, segretario della Fiom Cgil di Torino, in merito alla decisione di prolungare gli ammortizzatori sociali per lo stabilimento di Grugliasco “Purtroppo l’uso degli ammortizzatori sociali continua. Abbiamo deciso di firmare l’accordo in quanto viene prorogato il contratto di solidarietà che prevede un minimo obbligatorio del 30% di lavoro pro-capite, evitando in questo modo la cassa integrazione straordinaria che sarebbe stata più penalizzante per i lavoratori”
Lazzi sottolinea la difficile situazione di Maserati che, oltre a Grugliasco, deve fare i conti anche con gli scarsi livelli produttivi di Mirafiori. Continua Lazzi: “Gli 800 lavoratori che dalla Carrozzeria di Mirafiori erano stati spostati alla Maserati, torneranno indietro ma continueranno a utilizzare gli ammortizzatori sociali in quanto l’agognata piena occupazione come è noto non ci sarà, anche perché il piano industriale per Maserati di fatto non prevede nessun nuovo modello da mettere in produzione”.
Ricordiamo che FCA ha annunciato un’importante novità per Mirafiori con l’avvio della produzione della Fiat 500 Elettrica a partire dal 2020. Nel frattempo, il sito piemontese sarà protagonista di un anno di cassa integrazione straordinaria che coinvolgerà oltre 3000 addetti (di cui 800 in arrivo da Grugliasco). Il gruppo FCA prevede di raggiungere la piena occupazione a Mirafiori grazie alla 500 Elettrica che andrà ad affiancare il Maserati Levante tra i modelli prodotti nel sito.
Come già sottolineato in precedenza, e come ribadito anche dal rappresentate torinese della Fiom, il piano industriale di Maserati non prevede ulteriori novità ed il sito di Grugliasco dovrà fare i conti con l’incertezza verso il futuro per ancora molti mesi. Ulteriori dettagli sulla situazione potrebbero arrivare nel 2019 quando dovrebbero arrivare le conferme sull’avvio della produzione delle versioni ibride dei modelli Maserati in gamma.