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Maserati: c’è preoccupazione a Modena dopo le dimissioni di Tavares

C’è preoccupazione a Modena ragionando sul domani di Maserati, che presso lo stabilimento di viale Ciro Menotti impiega circa 900 addetti

Maserati Modena
Dipendenti in sciopero a marzo 2024 davanti lo stabilimento Maserati di Modena | Foto di CGIL Modena

Le recenti dimissioni dalla carica di CEO di Stellantis da parte di Carlos Tavares continuano ad agitare le acque del Gruppo, soprattutto da parte di chi teme per il proprio futuro professionale. È un po’ questo il caso di quanto sta accadendo in Maserati, ormai da mesi in grave crisi produttiva e probabilmente di identità. C’è infatti ampia preoccupazione a Modena ragionando sul domani del Costruttore del Tridente, che presso lo storico stabilimento modenese di viale Ciro Menotti impiega circa 900 addetti, ma anche in casa VM, a Cento, dove circa 360 lavoratori temono per le sorti che gli riserverà il prossimo futuro.

A Modena era passato poco meno di un mese da quando Carlos Tavares aveva visitato per l’ultima volta lo stabilimento Maserati di viale Ciro Menotti, una visita che suona oggi come una beffa; durante i primi nove mesi dell’anno il Tridente ha prodotto proprio a Modena 220 Maserati MC20, contro le 910 unità prodotte durante i primi nove mesi del 2023. Condizioni che ben si adattano ai continui ricorsi alla cassa integrazione e agli ammortizzatori sociali.

Oltre a Maserati la preoccupazione coinvolge pure la VM di Cento

Le lecite preoccupazioni sulla condizione odierna vissuta da Stellantis, dopo l’addio di Carlos Tavares, coinvolgono non soltanto gli addetti di casa Maserati ma anche gli impiegati della VM di Cento, nel ferrarese. Proprio alla VM, dopo una lunga trattativa fra Stellantis e alcune sigle sindacali ormai poco più di due anni fa, era stato raggiunto un accordo per un ridimensionamento di personale oltre che per lo stop alla produzione di motori diesel V6 allora destinati al mercato americano.

Oggi a Cento lavorano circa 360 dipendenti, ai quali sarà destinata la via degli ammortizzatori sociali; alcuni di questi erano passati in Maserati due anni fa. Secondo Vincenzo Colla, assessore allo sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, c’è da augurarsi un cambio di approccio col successore di Carlos Tavares utile a mettere in sicurezza soprattutto i lavoratori della Maserati, della VM e dell’intero indotto.

VM Cento
La VM Motori di Cento, in provincia di Ferrara

Anche fra le sigle sindacali c’è preoccupazione

Medesime preoccupazioni arrivano anche dalle sigle sindacali, con Giovanni Cotugno, segretario della FIOM Emilia Romagna, che ha ammesso come la VM di Cento si trovi “in un limbo da un anno e mezzo” mentre in casa Maserati non si hanno a disposizione “né commesse, né nuovi modelli”; Cotugno si attende quindi veri e propri fatti oltre che la salvaguardia di tutti i lavoratori. Secondo Roberta Castronuovo, segretaria della FIM CISL Emilia Romagna, c’è il concreto timore che il calo del fatturato di Stellantis si trasformi in un calo dell’occupazione: “la crisi Maserati ci preoccupa”, ha aggiunto. Un po’ più ottimista è apparso Daniele Valentini, segretario della UILM Emilia Romagna, che invece ha fatto notare come questo venerdì sia stato programmato un incontro sulla questione VM.