La Ferrari F40 occupa un posto centrale nel cuore di ogni appassionato. Questa è, senza alcun dubbio, la regina delle supercar. Inimitabile il suo carisma. Oggi torniamo ad occuparci di lei, con un video che ci fa tuffare in un ciclo di detailing, riservato all’esemplare un tempo appartenuto a Nigel Mansell. Il trattamento di bellezza mira a fargli recuperare lo splendore dei tempi migliori.
Questo primo filmato ci fa vedere il grosso del lavoro. Presto ne arriverà un altro, che provvederemo ad inserire nel post subito dopo la sua pubblicazione su YouTube, per chiudere il cerchio. Già a questo punto si rimane sbalorditi per la qualità del risultato. Del resto, un’auto del genere non viene certo affidata a degli sprovveduti. Qui stiamo parlando di grandi professionisti, che sanno il fatto loro. Le cure estetiche sono meticolose e fanno uso di ingredienti e tecniche raffinate.
Nei fotogrammi si coglie l’accuratezza delle operazioni, che cercano la massima perfezione. Protagonista del processo di detailing, come dicevamo, è la Ferrari F40 appartenuta a Nigel Mansell, che la ricevette da Enzo Ferrari per celebrare la firma del contratto con la scuderia del “cavallino rampante”, nel 1989. Questo aggiunge note ulteriori di fascino all’esemplare di cui ci stiamo occupando.
Il lavoro degli specialisti immortalati nel video non è solo una prova di abilità professionale, ma è anche un omaggio alla supercar più amata di tutti i tempi, per riportarla al suo splendore incontaminato. Dedicare delle attenzioni alla Ferrari F40 non è mai tempo perso, ma un fatto altamente benefico per i sensi e per lo spirito. Ecco perché non ci si stanca mai di tornare sull’argomento.
Questa, cari signori, è una regina assoluta, un mito universale e senza tempo, che inebria di emozioni, in tutte le circostanze. Il suo design, firmato Pininfarina, è qualcosa di magico, quasi incredibile da immaginare nella dimensione reale. Sembra appartenere al mondo dei sogni, ma è stato tradotto in materia, con ingredienti della più nobile specie. Nessuna supercar può competere con le sue alchimie stilistiche. Da qualsiasi prospettiva la si guardi, regala un beneficio visivo e sensoriale senza paragoni.
Aggressiva, vigorosa, pistaiola e al tempo stesso elegante, armonica e perfettamente equilibrata nelle sue proporzioni, la Ferrari F40 ha un fascino ineguagliabile. È un capolavoro assoluto, dal carisma straordinario. Questo suo carattere distintivo la colloca immediatamente nell’Olimpo della specie. Anche la meccanica è all’altezza. Ogni suo elemento dialoga magnificamente con gli altri, senza soluzione di continuità.
La cosa è stata resa possibile dall’unica regia a monte del progetto: quella dell’ingegnere Nicola Materazzi, che ha saputo coniugare in modo incredibilmente coerente i diversi aspetti dell’opera. Fra i punti di forza, un ruolo di primissimo piano va al motore V8 biturbo da 2.9 litri di cilindrata, che eroga 478 cavalli di potenza, su un peso di 1100 kg. Facile intuire l’intensità della spinta, condita da scariche di coppia adrenaliniche e da musicalità meccaniche sublimi, che entrano nel cuore dalla porta principale. Impossibile resistere al suo fascino magnetico.
La coerenza stilistica è così forte da non lasciare spazio a debolezze o incoerenze, da qualsiasi prospettiva di osservazione. Qui si è al cospetto di un capolavoro, di travolgente splendore. I suoi tratti rendono insignificanti le forme di quasi tutte le altre vetture, che sembrano banali ammassi di lamiera al suo cospetto. Lo spirito racing messo in chiaro dalla carrozzeria trova conferma nell’allestimento dell’abitacolo, improntato al minimalismo.
A fare il resto ci pensa l’impeccabile dialogo degli elementi, frutto di un’armonia compositiva di straordinario fascino. Sublimi le prestazioni, che vanno viste oltre le dimensioni dei semplici numeri, oggi superati da tante altre vetture, ma non offerti con la stessa intensità caratteriale della Ferrari F40. Li citiamo per un fatto di cronaca, anche se non bastano a dipingere il quadro sensoriale e adrenalinico. Restano, comunque, molto esplicativi: 21 secondi per coprire il chilometro con partenza da fermo e 324 km/h di velocità massima. Credo che basti!