Gli ultimi dati sul mercato dell’auto in Europa, usciti a fine novembre, hanno tracciato un mese di ottobre non andato per il verso giusto per i costruttori di casa Stellantis; a cominciare da Fiat. Ad ottobre Stellantis ha registrato un calo del 16,7% rispetto allo stesso mese di ottobre dello scorso anno con Fiat che è apparsa in decrescita del 45,4%. Il costruttore torinese è fra quelli di casa Stellantis che ha perso di più, alle spalle soltanto di Lancia.
Il declino di Fiat nel panorama dell’auto europeo appare quindi assai consistente, in accordo col fatto che la sua quota di mercato è ora scesa a circa il 2% nel Vecchio Continente anche in virtù di un calo complessivo, da inizio anno, pari al 16,8% per un complessivo di circa 257mila unità immatricolate.
Anche il mercato italiano, sempre ad ottobre, aveva certificato (per il terzo mese consecutivo) un dato al ribasso per Fiat che si piazzava al terzo posto alle spalle di Volkswagen e Toyota. L’inversione di tendenza potrebbe quindi essere fondata e potrebbe essere legata ad alcuni fattori caratterizzanti.
Secondo gli analisti, la gamma offerta oggi da Fiat si presenta poco appetibile nel panorama dell’auto europeo
Secondo gli analisti al centro dei numeri al ribasso proposti in Europa da Fiat nell’ultimo periodo ci sarebbero diverse cause, a cominciare da quelle legate a una profonda fase di transizione che sta attraversando il costruttore torinese. Parliamo infatti della necessità di aver messo da parte modelli che hanno rappresentato una base importante nelle vendite del marchio, puntando su nuovi modelli non ancora commercializzati a pieno regime. Secondo Felipe Muñoz, di Jato Dynamics, la causa principale dei dati in calo andrebbe ricercata in un invecchiamento dell’offerta attuale del marchio con la nuova 500 Elettrica che introduce dati di vendita non entusiasmanti, in attesa della variante ibrida, e modelli iconici come la Panda che non hanno proposto grossi aggiornamenti in circa 13 anni di permanenza sul mercato.
I dati in calo proposti da Fiat si ripercuotono anche sulla produzione industriale del marchio con i ben noti problemi che affliggono lo storico stabilimento di Mirafiori dove Fiat produce appunto la 500 Elettrica. Inoltre all’interno del Gruppo Stellantis Fiat condivide la posizione di marchio generalista con costruttori come Opel, Citroën e Peugeot sebbene modelli più recenti, come la nuova 600, lanciata innanzitutto nella sola variante elettrica, che stenta a trovare una clientela fidata. Nulla a che vedere, quindi, con la 500X che ha sostituito. Grosse aspettative vengono ora rivolte nei confronti della Grande Panda, già disponibile su alcuni mercati in versione elettrica (dove vengono ancora resi disponibili gli incentivi governativi); in Italia dovrebbe arrivare a partire dal prossimo mese di gennaio. I dati in decrescita di Fiat si inseriscono in un contesto particolare in casa Stellantis, segnato ora dall’addio di Carlos Tavares dalla posizione di CEO del Gruppo. Il rilancio del marchio italiano dovrà rappresentare, quindi, una delle priorità per il nuovo management del Gruppo che si andrà a formare a 2025 inoltrato.