Per decenni, Dodge ha vantato una gamma variegata di modelli, che includeva auto sportive iconiche. Si parla di grandi nomi come la Charger e la Challenger, insieme al SUV Durango. In passato, il marchio proponeva anche una vasta scelta tra i SUV Nitro e Journey, le berline Avenger, Caliber e Dart, il minivan Caravan e la station wagon Magnum. Per non parlare, andando indietro, della mitica Viper.
Oggi, però, l’offerta Dodge si è ridotta drasticamente, concentrandosi su soli tre modelli. Vediamo, infatti, il nuovo SUV Hornet a due file, la storica Durango, e l’intramontabile muscle car Charger. Quest’ultima sarà presto disponibile in una versione completamente nuova, equipaggiata con potenti motori sei cilindri e, per la prima volta, con un’opzione completamente elettrica.
Questa transizione ha generato un vivace dibattito tra gli appassionati. Sui social media si sono scatenate diverse discussioni tra chi apprezza questa evoluzione e chi è nostalgico dei modelli precedenti. Secondo Matt McAlear, il nuovo CEO di Dodge, questo cambiamento è parte di un percorso evolutivo più ampio. In un’intervista a Newsweek, McAlear ha spiegato: “Non si tratta di una rivoluzione, ma di pura evoluzione. Ci sono voluti dieci anni per trasformare Dodge nel marchio di performance americano che conosciamo oggi. Ora siamo arrivati a qualcosa di completamente diverso”.
I modelli passati come Viper, Demon ed Hellcat sono stati, secondo McAlear, le basi su cui costruire il futuro. Anche se l’azienda si sta spingendo verso propulsori più moderni, come le unità elettriche, il DNA di Dodge resta immutato: alte prestazioni e una guida entusiasmante. “Ogni nuovo gruppo propulsore supera quello che sostituisce, mantenendo però il nostro cuore pulsante”, ha sottolineato. McAlear, che guida Dodge da soli sei mesi dopo essere stato a capo delle vendite del marchio, ha testato personalmente i nuovi modelli.
Parlando della Charger Scat Pack, ha dichiarato: “Questo modello supera la Hellcat Red Eye di ieri sotto ogni aspetto: accelerazione, sicurezza, comfort, spazio e capacità di carico”. È chiaro che non tutti accolgono favorevolmente questi cambiamenti. “Le novità portano sempre resistenze, è normale. Ma una volta che le persone vedono, sentono e provano queste auto, iniziano a capirle. Ci vuole solo tempo”, conclude il CEO Dodge.