Shawn Fain, presidente del sindacato United Auto Workers (UAW) di Detroit, ha festeggiato l’uscita di Carlos Tavares, CEO di Stellantis, non poteva essere altrimenti. Il suo è stato un messaggio carico di soddisfazione. In un video diffuso dal sindacato, Fain ha dichiarato: “Tutti sapevano che Carlos Tavares rappresentava un grosso problema per l’azienda”.
Il sindacalista, da diversi mesi in aperto scontro con la direzione Stellantis di Tavares ha anche aggiunto: “Già qualche mese fa avevamo messo in guardia sulla sua gestione, che stava spingendo Stellantis verso la rovina. Sacrificava i lavoratori mentre premiava se stesso e i suoi alleati tra gli azionisti. Abbiamo chiesto più volte che fosse rimosso, e ora, finalmente, Tavares ha annunciato le sue dimissioni con effetto immediato”.
Stellantis ha confermato la partenza di Tavares comunicando il giorno successivo che è iniziata la ricerca di un successore, una ricerca che dovrebbe concludersi entro la metà del 2025. Fain ha interpretato questo cambiamento come una risposta alle pressioni esercitate dai lavoratori: “Non c’è dubbio che la nostra azione sia stata fondamentale per forzare la sua uscita”, ha dichiarato, sottolineando il ruolo cruciale dei membri del sindacato in questo processo.
Nel 2023, la UAW ha intrapreso uno sciopero contro Stellantis, General Motors e Ford, con una serie di controversie, tra cui la riapertura della fabbrica di Stellantis a Belvidere, in Illinois, come parte dell’accordo sindacale. Sebbene Stellantis abbia negato di aver infranto l’accordo sullo sciopero, la UAW ha continuato a criticare la compagnia per il ritardo nella riapertura della fabbrica e per le decisioni relative alla produzione della Dodge Durango.
Fain ha chiarito che, sebbene le dimissioni di Tavares siano un passo positivo, la battaglia non è affatto finita. “Tavares lascia dietro di sé un disastro: licenziamenti dolorosi e veicoli troppo costosi che intasano i parcheggi delle concessionarie”, ha commentato. Stellantis, nata dalla fusione di più case, ha dovuto affrontare sfide significative nel passaggio verso la produzione di veicoli elettrici, ma la strategia per affrontare questo cambiamento è ancora in fase di definizione. Fain ha avvertito che il sindacato ha ancora molto lavoro da fare. “Non pensiate nemmeno per un attimo che la partenza di un uomo risolva tutto. Nessuno ci salverà se non noi stessi”.