in ,

Ferrari F12: il tuning che la violenta, trasformandola in belva biturbo | Video

Adesso la ex “rossa” è diventa un’arma da show, di forza esplosiva.

Tuning su Ferrari F12 berlinetta
Screen shot da video DailyDrivenExotics

Sprigiona un’energia vulcanica, come l’Etna in eruzione. Difficile controllare le sue danze, perché qui siamo al cospetto di un purosangue imbizzarrito. Base di partenza è stata una Ferrari F12 berlinetta, cui sono state aggiunte 2 turbine, per una potenza spaziale. Diverse le trasformazioni eseguite, messe in mostra dal video, con l’auto quasi del tutto spoglia, anche se i tratti della “rossa” che ha fatto da donatrice degli organi restano riconoscibili.

Da appassionato non capisco le ragioni che hanno condotto a violentare una splendida granturismo del “cavallino rampante”, ma c’è chi ama la viralità su internet più della storia e dell’arte automobilistica.

Al posto degli autori di questo tuning avrei scelto altre strade per mettere in mostra le capacità tecniche ed eseguire una simile sperimentazione, ma capisco che il marchio di Maranello ha una forza attrattiva maggiore sul piano mediatico. Un fatto che si connette all’amore mondiale per il mito emiliano.

Ecco perché, a volte, chi vive in modo meno religioso la fede per le “rosse” si concede delle blasfemie. Come quella narrata, col mal di pancia, nel post odierno. Protagonista della trasformazione (pardon…della disavventura) è una povera Ferrari F12 berlinetta, costretta al supplizio di un tuning estremo. Solleva in parte il fatto che non ci siano più i marchi aziendali della casa italiana sulla carrozzeria.

Con la trasformazione in biturbo, il dodici cilindri è stato portato a quota 1.278 cavalli: avete letto bene, non è un refuso di stampa. Questo ha richiesto degli irrobustimenti strutturali dell’auto, diventata una belva feroce, difficile da controllare. Lecito avere qualche dubbio sulla finezza del suo comportamento e sulla sua affidabilità, ma non penso che l’uso stradale o quotidiano sia stato l’obiettivo di chi ha eseguito la trasformazione.

Ferrari F12 berlinetta standard

Ad ogni modo, qui preferiamo celebrare l’auto di partenza, la Ferrari F12 berlinetta, che è una delle “rosse” più belle fra quelle a 2 posti con motore anteriore nate negli ultimi decenni. Escluse le serie speciali è anzi, a mio avviso, la più seducente della specie. Risulta pure ossequiosa del credo iniziale di Enzo Ferrari, che per un certo periodo amò i buoi davanti al carro, preferendo questa architettura alle altre.

Erede della 599 GTB, la Ferrari F12 berlinetta del 2012 si offre agli sguardi con un look più snello e sportivo. Disegnata dal centro stile interno della casa di Maranello, in collaborazione con Pininfarina, questa vettura sa coniugare al meglio i temi della bellezza, della classe, della sportività e dell’efficienza aerodinamica.

Sotto il lungo cofano anteriore trova accoglienza un motore V12 aspirato da 6.3 litri di cilindrata, che eroga 740 cavalli di potenza massima, con sonorità meccaniche da favola. Si tratta di un gioiello ingegneristico, capace di imprimere una spinta di straordinario vigore, con un un allungo coinvolgente e interminabile.

Le cifre, per quanto al vertice, raccontano solo in minima parte lo splendore dell’esperienza dinamica. Ne facciamo menzione per dovere di cronaca: passaggio da 0 a 100 km/h in 3.1 secondi, accelerazione da 0 a 200 km/h in 8.5 secondi, velocità massima superiore ai 340 km/h. Come riferito in un altro articolo, la Ferrari F12 berlinetta è in grado di coprire un giro del circuito di Fiorano in 1’23”. Nessuna “rossa” stradale del suo periodo storico faceva meglio, almeno fra le granturismo. Con il tuning biturbo, l’accelerazione sarà diventata da dragster. Roba da sbriciolare l’asfalto nelle drag race, ma chi se ne frega: qui è stata violentata un’opera d’arte del “cavallino rampante”. C’è solo da piangere!

Lascia un commento