La (malconcia) Peugeot 403 Cabriolet del 1959 che accompagnò il tenente Colombo nelle sue imprese investigative dell’omonima serie televisiva è una delle auto più note dell’universo cinematografico. Si dice, senza conferme ufficiali, che questa vettura fu scelta personalmente dall’attore Peter Falk, interprete del celebre personaggio sul piccolo schermo. Difficile immaginare un veicolo diverso per la saga TV statunitense di genere giallo-poliziesco, che seppe appassionare milioni di spettatori.
Pare che quella Peugeot 403 Cabriolet fosse abbandonata nel grande parcheggio degli Universal Studios. Alla sua vista, del tutto casuale, Peter Falk intuì che lo sgangherato esemplare sarebbe stato quello giusto per accoppiarsi con lo stile trasandato del tenente Colombo. Ecco perché la vecchia decappottabile non fu rimessa a nuovo, ma lasciata nelle condizioni di carrozzeria in cui versava. La storia di successo della nota saga cinematografica è stata la migliore conferma della bontà della scelta.
Grazie alla sua costante presenza sul set, la Peugeot 403 Cabriolet ha guadagnato grande visibilità mediatica, entrando nell’immaginario collettivo. Questo modello, che declinava en plein air l’omonima versione chiusa, fece il suo debutto in società al Salone di Parigi del 1956. La firma stilistica della carrozzeria era di Pininfarina, aprendo le porte a una storica e lunga partnership.
Il suo arrivo decretò un significativo passo avanti del marchio del “leone”, in termini di modernità. L’innovazione non era solo stilistica, ma anche tecnica. Si segnala, fra l’altro, la presenza di una scocca portante. Buona l’abitabilità garantita dagli spazi interni, grazie anche alla lunghezza dell’auto, prossima ai 4 metri e mezzo. Questo ebbe riflessi positivi sulla capienza del bagagliaio. Il cambio al volante liberava spazio centrale, permettendo di accogliere 3 persone anche nella parte anteriore della versione berlina, mentre sulla Peugeot 403 Cabriolet i posti si riducevano a quattro.
Fra le caratteristiche della versione scoperta, la presenza di un passo più corto, per conferire un aspetto e un comportamento più agile al modello. Sotto il cofano motore della berlina liberava i suoi 58 cavalli di potenza un’unità propulsiva a quattro cilindri in linea, da 1.500 centimetri cubi di cilindrata, che scaricava la sua energia sulle ruote posteriori. Sulla Cabriolet il motore guadagnava due unità di potenza, spingendosi a quota 60 cavalli. Di pregio l’allestimento interno, che si poneva a un livello più alto rispetto all’altra.
Nella variante scoperta, l’auto del “leone” transalpino prese forma in volumi molto ridotti rispetto a quelli stratosferici messi a segno dalla berlina, che superò il milione di pezzi venduti. Qui gli esemplari prodotti furono 2.050, per la natura di auto di nicchia sia come idea concettuale che come prezzo. La cifra da sborsare, infatti, era sensibilmente più alta di quella richiesta per la sorella chiusa. Oggi le quotazioni della Peugeot 403 Cabriolet viaggiano su cifre nell’ordine dei 50.000 euro, quindi non proprio in linea con l’immagine trasandata trasmessa dall’esemplare portato in scena dal tenente Colombo.