Stellantis conferma il suo impegno nel raggiungere gli obiettivi intermedi stabiliti dall’Unione Europea per la riduzione delle emissioni di carbonio entro il 2025. Per farlo, l’azienda punta con decisione ad aumentare significativamente la quota di vendite dei suoi veicoli elettrici (EV). Tuttavia, non esclude anche la possibilità di ridimensionare la produzione di veicoli alimentati a benzina per allinearsi alle normative ambientali sempre più stringenti. Lo ha dichiarato giovedì il responsabile per il mercato europeo di Stellantis, sottolineando l’importanza di adattare le strategie produttive per mantenere la competitività e rispettare gli impegni ambientali.
Imparato ha chiarito con fermezza che Stellantis non ha alcuna intenzione di incorrere nelle sanzioni previste dall’Unione Europea nel 2025
Jean-Philippe Imparato, che ha assunto il ruolo di responsabile per il mercato europeo lo scorso ottobre, ha chiarito con fermezza che Stellantis non ha alcuna intenzione di incorrere nelle sanzioni previste dall’Unione Europea nel 2025 per il mancato rispetto delle normative ambientali. Ha inoltre sottolineato che il pagamento delle multe non è nemmeno considerato come un’eventualità o una questione aperta all’interno delle discussioni strategiche dell’azienda, evidenziando il forte impegno del gruppo nel rispettare gli obiettivi stabiliti.
“Nel periodo che va dalla seconda metà di quest’anno alla prima metà del 2025, introdurremo ben 14 nuovi modelli completamente elettrici sul mercato,” ha dichiarato con entusiasmo. Secondo le normative dell’Unione Europea, Stellantis dovrà incrementare significativamente la quota di vendite di veicoli elettrici in Europa, passando dall’attuale 12 per cento al 21 per cento del totale. Imparato ha inoltre sottolineato che ogni punto percentuale non raggiunto potrebbe tradursi in sanzioni considerevoli, quantificate in potenziali multe pari a 300 milioni di euro. Questo evidenzia l’importanza di un’accelerazione nella transizione verso l’elettrico per l’azienda.
“Di fronte a uno scenario di questo tipo, le opzioni disponibili sono due: incrementare i volumi di vendita dei veicoli elettrici o, in alternativa, ridurre quelli dei veicoli con motore a combustione interna (ICE),” ha spiegato Imparato con chiarezza.
Tuttavia, la diminuzione della produzione di veicoli ICE potrebbe comportare ripercussioni significative e indesiderate, come possibili riduzioni delle attività produttive e, di conseguenza, potenziali tagli occupazionali, ha avvertito. Imparato ha inoltre sottolineato che la recente decisione di Stellantis di rientrare nell’ACEA, l’associazione europea delle case automobilistiche, dopo esserne uscita a inizio 2023, rappresenta un segnale chiaro: l’azienda seguirà le linee guida e le proposte ufficiali avanzate da ACEA per affrontare le sfide del settore. Imparato ha parlato con i giornalisti dopo aver incontrato i sindacati a Torino.