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I lavoratori della fabbrica Stellantis di Luton protestano contro i piani di chiusura

Martedì 17 dicembre e mercoledì 18 dicembre protestano i dipendenti dello stabilimento Stellantis Luton prossimo alla chiusura

Stellantis Luton

I lavoratori dello stabilimento Stellantis di Luton hanno annunciato una protesta di due giorni, accompagnata da un comizio, contro i piani dell’azienda di chiudere la sua altamente redditizia fabbrica di furgoni elettrici. L’annuncio è stato dato oggi (lunedì) da Unite, il sindacato che rappresenta i lavoratori del settore automobilistico e che è il più grande di Gran Bretagna e Irlanda. Unite, guidato dalla segretaria generale Sharon Graham, tutela i lavoratori di ogni settore economico e si batte per salvaguardare i posti di lavoro e la sostenibilità industriale. 

L’annuncio è stato dato oggi da Unite, il sindacato che rappresenta i lavoratori di Stellantis Luton

Le proteste si svolgeranno martedì 17 dicembre e mercoledì 18 dicembre, con un presidio programmato dalle 8:00 alle 16:00 in entrambe le giornate. Inoltre, un comizio avrà luogo martedì 17 dicembre alle ore 12:00. L’evento avrà luogo presso il Gate 1 di Vauxhall (IBC Luton), in Kimpton Road a Luton. Unite ha chiesto a Stellantis di mettere in pausa i suoi piani per chiudere il sito, soprattutto alla luce delle dimissioni inaspettate del CEO Carlos Tavares, avvenute pochi giorni dopo l’annuncio della proposta di chiusura. 

La segretaria generale di Unite, Sharon Graham, ha espresso con forza la sua contrarietà al piano, dichiarando: “Chiudere lo stabilimento di Luton, una fabbrica redditizia appena predisposta per la produzione di veicoli elettrici a partire dal 2025, è una decisione priva di logica. Carlos Tavares ha implementato una strategia fallimentare, volta a ridurre Stellantis all’osso per massimizzare artificialmente i profitti. Questo approccio si è dimostrato insostenibile.” 

luton stellantis

Graham ha inoltre aggiunto: “Ora Stellantis ha l’opportunità di evitare una distruzione inutile delle sue attività a Luton. Chiediamo che l’azienda ritiri immediatamente le scadenze imposte per i licenziamenti, eredità della gestione di Carlos Tavares, e consenta un dialogo costruttivo tra i lavoratori, i dirigenti e il governo per garantire un futuro solido allo stabilimento.”