La produzione della Dodge Charger Daytona è attualmente in piena attività presso lo stabilimento Stellantis Windsor Assembly Plant, situato in Ontario, Canada. Questa fabbrica, con una superficie impressionante è principalmente conosciuta per essere il centro di produzione della linea di minivan Chrysler. Tuttavia, non tutti sanno che già nel 1975 lo stesso impianto aveva assemblato la quarta generazione della Dodge Charger, affiancandola alla famosissima Chrysler Cordoba, che riscosse un enorme successo all’epoca.
Stellantis ha pubblicato un video che mostra la costruzione della Dodge Charger Daytona EV
Nel 2023 Stellantis ha annunciato un’importante riorganizzazione del Windsor Assembly Plant con l’obiettivo di adattarlo alla produzione di veicoli costruiti sulla nuova architettura STLA Large, progettata per supportare motorizzazioni multi-energy. Questo aggiornamento tecnologico ha consentito l’avvio della produzione della nuova Dodge Charger Daytona, che ha preso il via durante l’estate scorsa.
Lo stabilimento è ora concentrato sull’accelerazione dei lavori per prepararsi al lancio della nuova Dodge Charger Daytona a quattro porte, il cui avvio produttivo è previsto per il primo trimestre del 2025. Questo nuovo modello condividerà la stessa piattaforma STLA Large e gran parte del design della carrozzeria con la versione a due porte, ma la differenza principale risiederà nello spostamento del montante B verso la parte posteriore. Questo accorgimento permetterà di trasformare la Dodge Charger Daytona in una berlina autentica, offrendo un’opzione più versatile e adatta alle esigenze di un pubblico più ampio.
Nei giorni scorsi Stellantis ha pubblicato un video in cui si vedono varie fasi della produzione della nuova Dodge Charger Daytona nello stabilimento di Windsor. Il video non ci offre una visione completa dall’inizio alla fine del processo di produzione, ma vediamo comunque i momenti principali. Sebbene Dodge avesse inizialmente pianificato di iniziare le consegne della vettura di Dodge quest’estate, a causa di alcuni ritardi i primi clienti non riceveranno le loro auto prima dell’inizio del 2025.