Jean-Philippe Imparato ha svelato al Tavolo Stellantis presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy il tanto atteso piano per il rilancio della produzione italiana del gruppo Stellantis. Questo piano, che prevede l’introduzione di numerosi modelli ibridi nelle linee di produzione di tutti gli impianti situati sul territorio nazionale, è stato presentato ai ministri Adolfo Urso (Imprese), Giancarlo Giorgetti (Economia), Marina Calderone (Lavoro), nonché ai rappresentanti sindacali e delle Regioni in cui si trovano gli stabilimenti.
Ecco cosa prevede il piano di Stellantis per l’Italia: tutti gli stabilimenti rimarranno attivi
“Tutti gli stabilimenti italiani rimarranno attivi e la capacità produttiva crescerà già a partire dal 2026 grazie all’introduzione dei nuovi modelli”, ha dichiarato Imparato, aggiungendo che “ogni impianto ha un piano di produzione ben definito, con modelli che coprono i prossimi anni e arrivano fino al 2032”. Stellantis, ad esempio, ha deciso di destinare nuove vetture ibride alla sua fabbrica in Basilicata: “A Melfi abbiamo installato la piattaforma Stla-Medium, che permetterà di produrre, a partire dal 2025, la nuova Jeep Compass (nelle versioni elettrica e ibrida), la nuova Lancia Gamma, la nuova DS n°8 e la nuova DS7.
Voglio comunicarvi che tutti questi modelli, ad eccezione della DS n°8, saranno disponibili anche in versione ibrida, e non solo elettrica, generando così tre volte i volumi rispetto alle sole versioni a batteria”. Imparato ha inoltre confermato le voci che circolavano riguardo all’assegnazione della piattaforma per le piccole vetture allo stabilimento Stellantis di Pomigliano. A partire dal 2028, infatti, nell’impianto campano verrà installata “la nuova piattaforma Stla Small, su cui saranno prodotti almeno due nuovi modelli compatti”. Inoltre, è stato confermato anche l’arrivo a Pomigliano della “Pandina di nuova generazione” e la continuazione della produzione dell’attuale modello “Pandina” fino al 2030.
Novità anche per lo stabilimento Stellantis di Cassino e per il marchio Alfa Romeo. Nel sito laziale verranno sviluppate, in “anteprima mondiale”, le innovative architetture elettroniche Stla-Brain e Stla-Smart Cockpit, mentre sulla piattaforma Stla-Large verranno realizzati tre nuovi modelli. A partire dal 2025, sarà prodotta la nuova Alfa Romeo Stelvio, seguita nel 2026 dalla nuova Alfa Romeo Giulia, e successivamente una nuova vettura top di gamma, che al momento non è stata ancora specificata. Inoltre, sono in corso valutazioni per l’introduzione delle varianti ibride di Stelvio e Giulia, oltre alle versioni esclusivamente elettriche. È stata anche confermata l’importanza strategica dello stabilimento di Atessa per la produzione dei veicoli commerciali: “Dal 2027, qui sarà realizzata una nuova versione del Large Van, progettata per garantire una competitività ottimale nei confronti della concorrenza asiatica”, ha dichiarato Imparato.
A Mirafiori, il gruppo produrrà la 500 ibrida a partire dalla fine del 2025 e continuerà la produzione della 500 elettrica fino al 2032-33. Inoltre, l’assemblaggio dei cambi eDCT continuerà, con l’obiettivo di produrre 600.000 unità all’anno, arrivando a 900.000. Torino diventerà sede della Regione Europa di Stellantis dal gennaio 2025, ospitando anche la divisione Veicoli Commerciali e attività legate all’economia circolare.
Il piano include anche il rafforzamento del Battery Technology Center. Modena sarà il polo dell’alta gamma, con l’obiettivo di sviluppare il progetto insieme all’ecosistema della Motor Valley, valorizzando l’innovazione e la circolarità. Stellantis investirà 2 miliardi di euro in Italia nel 2025, senza aiuti pubblici, per un totale di 10 miliardi dal 2021 al 2025. Il ministro Urso ha elogiato il piano, sottolineando gli investimenti in ricerca, nuovi modelli, e la tutela del lavoro. Inoltre, sono previsti 1,6 miliardi di euro per la riqualificazione della filiera italiana e 1,1 miliardi di euro disponibili nel 2025 per le aziende del settore automotive.