Quando venne lanciata, nel 2020, la nuova Fiat 500 Elettrica aveva il compito di porre un simbolo sullo schema di transizione verso l’elettrico a marchio Fiat. Il costruttore torinese aveva scelto il suo modello più iconico per un nuovo appuntamento con la storia che passasse dalle nuove prerogative imposte dall’elettrico, ovvero dalle alimentazioni in grado di non produrre emissioni allo scarico.
I primi dati di vendita producevano quindi numeri incoraggianti in accordo con le circa 10.000 unità immatricolate già nell’anno di debutto, il 2020 appunto, diventate poi circa 44.000 piazzate in Europa l’anno successivo, circa 66.000 nel 2022 e circa 65.000 unità vendute nel 2023. Ciò che preoccupa è che la stabilizzazione affrontata nel 2023 pare non abbia prodotto effetti positivi sul 2024, dove le previsioni dicono che in Europa verranno immatricolate (a fine anno) circa 20.000 unità di Fiat 500 Elettrica. Riscontri che preoccupano le sigle sindacali e soprattutto i lavoratori impegnati a Mirafiori, stabilimento condizionato da continui ricorsi alla cassa integrazione e a stop forzati.
Al centro della prima fase di approccio al mercato della Fiat 500 Elettrica c’era un piano di incentivi più consistente
Si può ammettere che al centro della prima fase di approccio al mercato della nuova Fiat 500 Elettrica ci sia stato il ricorso ai lauti incentivi previsti dai differenti stati europei, così come un ragionamento legato alla novità di un modello che ha comunque puntato sempre sul suo indiscusso appeal. La consistente riduzione degli incentivi governativi, da più parti, sta influenzando negativamente la volontà di rivolgere lo sguardo alle elettriche; condizione che la Fiat 500 Elettrica starebbe sperimentando in questa fase.
C’è da dire poi che la concorrenza si fa sempre più consistente, pure in accordo con modelli più competitivi dal punto di vista dei prezzi di listino e di vantaggi in termini di autonomia ed efficienza; la Fiat 500 Elettrica risulta infatti più indicata per un utilizzo strettamente urbano, al contrario di alcune nuove competitor. In ogni caso la Fiat 500, nella variante endotermica, insiste su un mercato ancora interessato all’acquisto in virtù di valori produttivi non indifferenti.
Tali ragionamenti introducono più di qualche interrogativo su quello che sarà il futuro del modello, già a partire dal prossimo anno. Nel comparto delle elettriche i valori di prezzo e autonomia rappresentano infatti due prerogative tenute in forte considerazione dalla platea di utenti, elementi che la Fiat 500 Elettrica pone in essere sfruttando un approccio probabilmente differente rispetto a quello praticato dai suoi competitor. Per agire diversamente, lo stesso Carlos Tavares, prima di formalizzare le proprie dimissioni dalla posizione di CEO di Stellantis, aveva ammesso che Fiat stava lavorando a una variante evoluta dell’attuale Fiat 500 Elettrica che avrebbe puntando su migliori valori di autonomia e su prezzi di approdo alla gamma più competitivi. Molti potrebbero quindi chiedersi se risulterà ancora positivo ragionare sull’acquisto di una nuova 500 Elettrica adesso, sapendo già che una nuova variante è attesa a brevissimo. Questo comporterà infatti un calo di valore consistente per la variante elettrica attuale, cosa che potrebbe portare l’utenza a mettere da parte questa possibilità.