Viaggia ancora in sofferenza il mercato dell’auto europeo pure a fine novembre. Sebbene a fine ottobre, dopo due mesi consecutivi chiusi col segno meno, si era intravisto un leggero miglioramento in virtù di un dato in crescita di appena 0,1% rispetto a quanto registrato durante il mese di ottobre del 2023 a novembre si è tornati a registrare una decrescita.
Il mercato dell’auto europeo “allargato” comprendente UE, EFTA e UK registra a novembre 2024 un decremento di immatricolazioni nell’ordine del 2%, in virtù di 1.055.319 immatricolazioni proposte contro 1.077.092 immatricolazioni registrate a fine novembre dell’anno scorso. In questo modo, secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei Costruttori Europei, il dato cumulato dei primi undici mesi di quest’anno rimane comunque leggermente positivo in virtù di un miglioramento pari allo 0,6% rispetto allo stesso range di tempo registrato lo scorso anno. Durante i primi undici mesi di quest’anno sono state immatricolati in Europa 11.876.655 veicoli contro gli 11.801.943 di veicoli targati fra gennaio e novembre del 2023.
In quelli che sono i principali mercati in Europa, male la Francia che registra un calo del 12,7% rispetto allo scorso anno con l’Italia che perde il 10,8% seguita dal Regno Unito, che registra un calo dell’1,9%, e dalla Germania dove la flessione è pari allo 0,5%. Va meglio in Spagna dove si registra un valore in crescita del 6,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Per quanto riguarda le aree tenute in considerazione dai dati del mercato dell’auto in Europa, a novembre cala l’Unione Europea dell’1,9% mentre l’EFTA scende del 5,2%.
Il mercato dell’auto in Europa premia ancora una volta le alimentazioni ibride pure a novembre
Per ciò che riguarda le tipologie di alimentazione preferite, il mercato dell’auto europeo premia a novembre di quest’anno le ibride in virtù di 349.901 immatricolazioni complessive per una quota di mercato pari al 33,2% in virtù di una crescita pari al 16,4% rispetto a quanto si era già visto a fine novembre dell’anno scorso. Se si guarda al dato cumulato dei primi undici mesi di quest’anno, le vetture alimentate da propulsori ibridi non ricaricabili hanno registrato una crescita di poco inferiore al 19% rispetto ai primi undici mesi del 2023; nel complesso sono ben 3.704.732 le immatricolazioni di veicoli ibridi registrate da gennaio a novembre di quest’anno.
Alle spalle delle varianti ibride troviamo tutti quei veicoli alimentati da propulsori endotermici a benzina, grazie a 313.214 immatricolazioni proposte a novembre sebbene con un valore in calo del 12,4% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Sul podio, al terzo posto fra le alimentazioni preferite in Europa a fine novembre, troviamo le elettriche grazie a 184.697 unità immatricolate in virtù di un dato in crescita dello 0,9% spinte soprattutto dal Regno Unito dove alcuni obblighi normativi hanno permesso di ottenere promozioni importanti sulle varianti BEV. Tuttavia il dato registrato fra gennaio e novembre, in virtù di 1.787.600 unità immatricolate in tutta Europa, cala dell’1,4%. Va detto, inoltre, che se si guarda alla sola Unione Europea il calo è del 9,5% rispetto al novembre del 2023 in virtù di una contrazione del 21,8% in Germania, del 24,4% in Francia e del 17,4% in Italia. Calano pure le ibride plug-in, in accordo con 83.400 unità immatricolate a novembre 2024 che introducono una flessione dell’8,6%. Ancora in crisi i modelli alimentati da propulsori diesel che registrano un calo del 15,4% ovvero una quota del 9,3% e 97.944 immatricolazioni.
Stellantis registra un calo a doppia cifra
Ancora una volta il mercato dell’auto in Europa dice che l’influenza dovuta all’andamento delle vendite dei marchi di casa Stellantis determina l’intero dato proposto sul suolo europeo. Il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA è infatti fra i pochi gruppi automobilistici a registrare un calo complessivo a doppia cifra piazzandosi dietro al Gruppo Volkswagen; Stellantis ha infatti fatto registrare un calo del 10,8% rispetto al mese di novembre del 2023, con 142.425 unità immatricolate. Pesano i cali di Lancia, dato negativo del 77,7%, Fiat, che registra un -40,2%, e Opel con un decremento del 19,6%; bene Peugeot che registra invece un valore in crescita del 17% rispetto al dato del 2023.
Rimanendo in tema di gruppi automobilistici, bene appunto Volkswagen con un incremento del 2,8% e 286.552 unità immatricolate nonostante un calo del 14,7% registrato da Audi. Cresce pure il Gruppo Renault, in virtù di un aumento del 9,2%, così come Toyota che registra un valore percentuale in crescita del 12% così come Volvo (+16,8%) e Mercedes-Benz che cresce di appena lo 0,1%. Decresce il Gruppo BMW del 4,3%.