Un video ci porta a visitare il prestigioso Marconi Automotive Museum di Tustin (California), che custodisce al suo interno un ricchissimo campionario di vetture da sogno. Nei suoi spazi, attualmente, si possono ammirare anche due esemplari commissionati dal Sultano del Brunei, la cui incredibile collezione di gioielli a quattro ruote è nota su scala planetaria. Si tratta delle Ferrari FX e 456 Spider, realizzate su misura per lui. Su questi modelli torneremo più avanti.
Intanto facciamo un breve ripasso di alcune delle auto che si possono gustare al Marconi Automotive Museum, ricordando che i profitti di questa struttura sono donati a una fondazione benefica, in aiuto dei bambini. Negli spazi espositivi, oltre alle due fuoriserie del Sultano del Brunei, si possono ammirare diverse altre Ferrari: F40, F50, 550 Maranello, 195S, 348 Challenge, Testarossa, 512 TR, Mondial, F355, 512 BB, 246 Dino, 365 GTB4 Spider, F310 F1 ex Michael Schumacher.
Fra le vetture firmate da altri marchi meritano di essere citate le seguenti: De Tomaso Pantera, Jaguar XJ220 S TWR, Plymouth Cuda 340, Mercedes 300 SL, AMG GT, Lamborghini Countach ed Espada, Corvette C5, C6 e C8, Mazda RX7, De Lorean DMC 12, Dodge Viper GTS, Shelby Cobra Daytona, Marcos, BMW M1, Pagani Zonda R Roadster e una rarissima Cizeta-Moroder V16T. Per gli amanti della settima arte, non mancano le auto legate al mondo dorato del cinema, come la Batmobile del 1989, il Generale Lee, la Dodge Charger di Sheriff Scares Me, la Pontiac Firebird di Supercar.
Qui, però, vogliamo occuparci delle due auto del Sultano del Brunei esposte al Marconi Automotive Museum di Tustin. Si tratta, come dicevamo, di una Ferrari FX e di una Ferrari 456 Spider. Entrambe non hanno mai fatto parte del listino del “cavallino rampante”, ma sono state plasmate in questo modo da Pininfarina dopo l’uscita dagli stabilimenti di Maranello, con l’autorizzazione della casa madre. La prima delle due è quella più sportiva. Prese forma in sette esemplari: sei di questi finirono in Brunei, l’altro fu acquistato da Dirk Marconi. La produzione prese avvio nel 1995. Questa concept car nasceva su base Testarossa/F512 M. Dell’iconica GT di Maranello conserva la struttura e il motore: un V12 da 5.0 litri di cilindrata, da 440 cavalli di potenza massima. Diverso il cambio: qui c’è un sequenziale a 7 rapporti derivato dalle monoposto di Formula 1.
La Ferrari 456 Spider è l’altra auto del Sultano del Brunei presente nel museo. Qui il tetto della splendida coupé disegnata da Pietro Camardella è stato asportato completamente, per viverne le emozioni a cielo aperto. Ne deriva un look insolito, figlio della drastica trasformazione. Come riferito in un’altra circostanza, l’aspetto esteriore ne risente e risulta molto meno gradevole che sulla vettura di partenza, ritenuta da molti una delle più affascinanti 2+2 di tutti i tempi. Per fortuna non è stato cambiato il motore, che resta il V12 aspirato da 5.5 litri dell’auto donatrice, con 442 cavalli al servizio del piacere.