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Drag race: Bugatti Baby II vs Ferrari Testa Rossa J

Sfida in formato ridotto ma con adrenalina piena sulla drag strip.

drag race ferrari bugatti
Screen shot da video CarExpert

Di solito le drag race riguardano i mezzi per adulti, ma anche le auto in scala possono diventare protagoniste di questo genere di confronti. Quelli di CarExpert hanno organizzato una sfida in accelerazione tra la Ferrari Testa Rossa J e la Bugatti Baby II. Ne deriva una battaglia esilarante, che riesce a incollare allo schermo, nonostante le piccole potenze in gioco.

Il duello prende forma in diversi modi, come nelle prove in accelerazione fra mezzi in formato pieno. Se si tenesse conto della diversa epoca di nascita dei modelli cui questi “giocattoloni” si ispirano, la riproduzione in scala della “rossa” non avrebbe problemi ad imporsi. Sarà veramente così? Oppure il livellamento in termini di potenza di questi aggeggi elettrici annullerà lo scarto temporale delle auto vere? Come al solito, non vi anticipiamo nulla, lasciando la risposta al video.

Sulla linea di partenza dell’insolita drag race l’aspetto più corsaiolo è quello della Ferrari Testa Rossa J, che promette tanto divertimento anche in scala. Qui le dimensioni sono pari al 75% di quelle della vettura originale. La produzione è curata dagli uomini di Little Car Company, in Inghilterra, sotto l’egida della casa del “cavallino rampante”. Ad animarne le danze provvede un motore elettrico con 16 CV di potenza massima.

L’auto emiliana è affrontata nel confronto odierno, a suon di drag race (e non solo), dalla Bugatti Baby II, ispirata nelle forme alla mitica Type 35, che nella dimensione originale ha messo in cassa una strepitosa quantità di successi sportivi. Qui la potenza massima del cuore elettrico è di 13,5 CV. Pure in questo caso la realizzazione, in scala 3:4, porta la firma dell’azienda inglese The Little Car Company, con il cappello del costruttore alsaziano. Quale delle due vetture in formato ridotto uscirà vincente dal match multiplo? Facile trarre qualche indizio dalle cifre, ma i numeri potrebbero ingannare. L’unica risposta sarà fornita dal video. Buona visione!