in ,

Ferrari F50: 30 anni per la F1 stradale di Maranello

Il know-how sportivo è presente a piene dosi sulla Ferrari F50.

Ferrari F50
Foto da profilo Facebook Ferrari / Musei Ferrari

Il tempo vola, anche per i miti. Sono passati 30 anni da quando, nel 1995, fu lanciata la Ferrari F50. Si tratta della “rossa” più vicina a una Formula 1 mai costruita. Sfoggia soluzioni ingegneristiche mutuate direttamente dal mondo dei Gran Premi e fa ampio uso di materiali compositi. Le tecniche costruttive e aerodinamiche si legano intimamente a quelle delle corse di più alto livello.

Nata in soli 349 esemplari, questa spider con tetto rigido asportabile prese forma per celebrare il cinquantesimo anniversario della casa di Maranello, anche se con due anni di anticipo sulla tabella di marcia. Il desiderio di mettere in listino una vettura strettamente connessa ai bolidi del Circus fu espresso da Piero Ferrari, che accompagnò l’idea verso il risultato finale, consentendo la sua traduzione in materia.

L’esito degli sforzi progettuali fu una supercar da sogno, inserita nel filone lanciato dalla GTO del 1984. A sfavore della sua immagine giocò l’ingombrante paragone con la più carismatica F40, ma la Ferrari F50 ha recuperato nel tempo la considerazione che avrebbe meritato sin dal debutto.

A pesare sulla percezione iniziale fu lo stile più morbido rispetto a quello della progenitrice. Un taglio espressivo che, per quanto esaltante, aveva meno presa sensoriale. Si era comunque al cospetto di un capolavoro di design, capace di entrare nel cuore di tutti, per il fascino delle sue alchimie stilistiche, dovute a Piero Camardella per Pininfarina, proprio come sulla F40.

Rispetto a quest’ultima, la Ferrari F50 aveva una tecnologia molto più avanzata. Anche il sound e il comportamento dinamico erano più raffinati, ma restava la tara di un carisma minore. Si tratta di un modello di eccellenza assoluta. Chi possiede tutte le big five (in attesa del confronto con la F80), ne tesse le lodi, ponendola al vertice in termini di godimento sensoriale. Oggi questa “rossa” mette tutti d’accordo, per le emozioni stellari felicemente elargite.

Ferrari F50
Foto da profilo Facebook Ferrari / Musei Ferrari

Il fascino della sua carrozzeria si sublima in veste scoperta, quando i suoi tratti guadagnano un’armonia impeccabile, evocando il ricordo dei bolidi di Le Mans. Uno degli elementi estetici più vistosi è l’imponente alettone posteriore a tutta larghezza, qui raccordato in modo diverso che sulla F40. Sotto il cofano trova comoda accoglienza il suo motore V12 aspirato da 4.7 litri di cilindrata, con angolo di 65 gradi fra le bancate, derivato da quello della 640 F1 di Nigel Mansell.

La crescita della cubatura fu imposta dalla necessità di renderlo affidabile e gestibile nell’uso stradale, anche quotidiano. Notevole la potenza massima erogata da questo capolavoro dell’ingegneria meccanica, con 520 cavalli a 8.500 giri al minuto. Non ci vuole molto a capire la magia delle note sonore con cui l’energia si libera nel mondo circostante, offrendo emozioni della miglior specie all’apparato uditivo di chi si giova dell’ascolto.

Anima strutturale della Ferrari F50 è una monoscocca in fibra di carbonio, con gruppo motopropulsore imbullonato e collocato posteriormente che, insieme alla trasmissione, svolge una funzione portante. Una soluzione da Formula 1. Stessa cosa può dirsi per le sospensioni push-rod montate su uniball, come sui bolidi da Gran Premio. I tecnici avrebbero voluto introdurre anche il cambio elettroattuato, per completare la liaison, ma i tempi non erano ancora maturi. Già così, tuttavia, la “rossa” in esame è la più simile alle monoposto a ruote scoperte usate nel Circus, in quel periodo storico.

L’ampio uso dei materiali compositi permise di contenere il peso a quota 1.230 chilogrammi. Questo, insieme all’ottimo bilanciamento dei carichi e alla efficace aerodinamica, concorse allo splendore del suo handling. Le cifre illustrano solo in parte la resa prestazionale e sensoriale della Ferrari F50: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.87 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi: velocità massima di 325 km/h. Siamo, più o meno, sullo stesso piano della F40, ma qui tutto è più morbido e gestibile.

Scheda tecnica Ferrari F50

Ferrari F50
Foto da profilo Facebook Ferrari / Musei Ferrari

Motore

  • Tipo posteriore, longitudinale, 12V 65°
  • Alesaggio e corsa 85 x 69 mm
  • Cilindrata unitaria 391,54 cm3
  • Cilindrata totale 4698,50 cm3
  • Rapporto di compressione 11,3 : 1
  • Potenza massima 382 kW (520 CV) a 8500 giri/min
  • Potenza specifica 111CV/l
  • Coppia massima 471 Nm (48 kgm) a 6500 giri/min
  • Distribuzione bialbero, 5 valvole per cilindro
  • Alimentazione iniezione elettronica Bosch Motronic M2.7
  • Accensione mono, elettronica statica Bosch Motronic M2.7
  • Lubrificazione carter secco
  • Frizione bidisco

Telaio

  • Telaio monoscocca in fibra di carbonio
  • Sospensioni anteriori indipendenti, triangoli trasversali, push-rod, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici a gas
  • Sospensioni posteriori indipendenti, triangoli trasversali, push-rod, molle elicoidali coassiali con gli ammortizzatori telescopici a gas
  • Freni a disco
  • Cambio 6 rapporti + RM
  • Sterzo pignone e cremagliera
  • Serbatoio carburante capacità 105 l
  • Pneumatici anteriori 245/35 ZR 18
  • Pneumatici posteriori 335/30 ZR 18

Carrozzeria

  • Tipo di carrozzeria berlinetta, doppia configurazione: berlinetta e spider, 2 posti
  • Lunghezza 4480 mm
  • Larghezza 1986 mm
  • Altezza 1120 mm
  • Passo 2580 mm
  • Carreggiata anteriore 1620 mm
  • Carreggiata posteriore 1602 mm
  • Peso 1230 kg a vuoto

Prestazioni

  • Velocità massima 325 km/h
  • Accelerazione 0-100 km/h 3,87 s
  • 0-1000 m 21,70 s

Fonte | Ferrari