In tema di dazi doganali per i veicoli elettrici prodotti in Cina e provenienti dall’Estremo Oriente, i regolatori europei hanno discusso in lungo e in largo nei mesi scorsi. Una questione che potrebbe intaccare anche il nuovo Leapmotor C10, ovvero una nuova generazione di SUV del costruttore cinese nato da un rapporto collaborativo fra quest’ultimo e Stellantis.
Il nuovo Leapmotor C10 si vedrà per la prima volta al prossimo Salone dell’Auto di Bruxelles introducendo una nuova configurazione propulsiva che gli permetterà di approntare importanti valori di autonomia, ma anche di ragionare su un listino prezzi al ribasso in accordo con la possibilità di risultare praticamente esente dalla maggior parte di dazi doganali applicati in Europa ai costruttori cinesi di importazione. Ecco perché.
Ecco come il nuovo Leapmotor C10 potrebbe garantirsi un approccio slegato dai dazi doganali imposti alla Cina
Già nei giorni scorsi Stellantis aveva annunciato la presenza al Salone dell’Auto di Bruxelles del nuovo Leapmotor C10 REEV. Proprio a Bruxelles il nuovo SUV sarà presentato all’utenza europea in accordo con la sua prossima commercializzazione nel Vecchio Continente.
La specifica variante REEV che sarà resa disponibile a Bruxelles da parte di Leapmotor è relativa a una versione dotata di autonomia estesa del nuovo SUV elettrico, utile a ridurre la capacità della controparte elettrica puntando su un propulsore endotermico di ridotte dimensioni come già messo in pratica anche da altri costruttori; Mazda ad esempio.
In questo modo da un punto di vista strettamente amministrativo e normativo diventerebbe il Leapmotor C10 diventerebbe un veicolo ibrido, o ibrido plug-in, che permetterebbe di aggirare i dazi doganali imposti dall’Unione Europea ai costruttori cinesi di veicoli elettrici. In questo modo il nuovo SUV potrebbe beneficiare di un approccio più competitivo, in termini di listino, in un Segmento particolarmente agguerrito. In ogni caso oggi né Stellantis né Leapmotor hanno ancora comunicato i prezzi di listino di questo nuovo modello.
L’unità endotermica installata sulla C10 è rappresentata da un propulsore da 1,5 litri
Sulla Leapmotor C10 sarà installato un propulsore endotermico da 1,5 litri di cilindrata capace di 95 cavalli di potenza. Parliamo di un’unità in grado di consumare circa 0,4 litri di carburante ogni 100 chilometri percorsi, sulla base di emissioni pari a 10 g/km in termini di CO2 emessa nell’aria. Questo viene abbinato a un’unità elettrica, a batteria, da 158 kW di potenza pari a 215 cavalli erogati.
Va detto che la necessità di installare un serbatoio di carburante destinato al propulsore endotermico, pari a circa 50 litri di volume utile, la batteria LFP del Leapmotor C10 ha perso un po’ della sua capacità. In questo caso si passa dai precedenti 69,9 kWh di capacità agli attuali 28,4 kWh. Sarà quindi possibile percorrere fino a 145 chilometri a zero emissioni, secondo un valore di autonomia complessivo (una volta utilizzati entrambi i propulsori) pari a 950 chilometri realmente percorribili. Il funzionamento prevede che il range extender permette al motore elettrico di fornire trazione alle ruote mentre quando la carica residua della batteria è bassa il motore endotermico si avvia per produrre la necessaria quantità di energia elettrica per ricaricare la batteria ed estendere i valori di autonomia residua.