E’ trascorso quasi un mese da quando la fabbrica Stellantis di Sochaux ha ridotto drasticamente la sua operatività, non riuscendo a lavorare a pieno regime. Tuttavia, lunedì 6 gennaio, finalmente, tutto il personale è stato in grado di riprendere il lavoro regolarmente. Si è trattato di un ritorno in fabbrica per circa 2.000 operai e 1.000 lavoratori precari, che avevano affrontato un dicembre particolarmente difficile. La maggior parte di loro era stata posta in disoccupazione parziale dall’11 dicembre fino alla chiusura per le ferie natalizie, che si sarebbe estesa dal 20 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025.
La carenza di forniture di batterie alla base dello stop di quasi un mese alla produzione della fabbrica Stellantis Sochaux
Il motivo alla base di questa situazione complicata risiede nella carenza di forniture da parte di un fornitore specifico, in questo caso la società cinese BYD. Quest’ultima è responsabile per la fornitura delle batterie a 48 V destinate a essere installate sui modelli Peugeot 3008 e 5008 MHEV prodotti nello stabilimento di Sochaux. A causa di questo ritardo nelle forniture, la produzione di questi veicoli microibridi ha subito un rallentamento significativo durante il periodo interessato.
Mentre in condizioni normali lo stabilimento di Stellantis riesce a produrre tra le 1.000 e le 1.100 vetture al giorno, nel mese di dicembre la fabbrica ha visto uscire solo una manciata di automobili, circa un centinaio al giorno, prima della tradizionale chiusura natalizia. Gli operai si sono trovati costretti a modulare continuamente il loro ritmo di lavoro in base alla frequenza con cui i camion di approvvigionamento arrivavano con i componenti necessari, creando un ulteriore disagio.
“È stato un disastro enorme. Tutto questo è successo solo una settimana prima delle vacanze di fine anno. Ogni sera ci veniva fornito un numero verde, ma non sapevamo mai con certezza se il giorno successivo avremmo dovuto lavorare dalle 4 del mattino. È una situazione inaccettabile, non siamo solo dipendenti, abbiamo anche una vita privata da organizzare”, ha commentato con rabbia Jérôme Boussard, segretario generale della CGT presso lo stabilimento di Stellantis come riporta L’Argus.
“Sebbene ci siano degli accordi in caso di attività parziale, la retribuzione non raggiunge mai il 100%. Inoltre, è estremamente frustrante dover chiamare quel numero verde ogni giorno per avere notizie”, ha aggiunto Laurent Oechstel, rappresentante sindacale centrale della CFE-CGC, che ha espresso così la propria insoddisfazione nei confronti di Stellantis.