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Maserati e la lunga agonia degli ultimi dodici mesi

Maserati vede nel 2024 uno degli anni peggiori della sua ultracentenaria storia di permanenza fra i costruttori di automobili

Maserati Grugliasco
L'ex stabilimento Maserati di Grugliasco | Foto di Torinoggi.it

Soffre Maserati. Soffre di un 2024 conclusosi con un’agonia lunga dodici mesi ora che il 2025 ha appena fissato la sua prima pagina di calendario. Il Costruttore del Tridente vede nel 2024 uno degli anni peggiori della sua ultracentenaria storia di permanenza fra i costruttori di automobili, condizione già nota e certificata un paio di giorni fa da un rapporto delle sigle sindacali FIM-CISL che la dice lunga sui dati e sui riscontri numerici di un’annata da dimenticare.

D’altronde quelli intercorsi fra il mese di gennaio e il mese di dicembre dell’anno appena conclusosi non sono stati mesi facili per Maserati, in virtù di una crisi che si trascina già dagli ultimi mesi del 2023. Chiedersi verso quale futuro va incontro il Costruttore del Tridente, già a partire da questo 2025, appare giustamente lecito così come allo stesso tempo risulta assai complesso.

Tracciare le fasi di una crisi lunga dodici mesi non è semplice, ma l’avvio di questa lunga agonia potrebbe essere ricercato nella messa in vendita dello stabilimento ex Bertone di Grugliasco di fine 2023; l’annata si chiudeva allora con un calo di vendite nell’ordine dei 49 punti percentuali in meno rispetto al mese di dicembre del 2022. Riscontro a due cifre ampiamente superato dai dati odierni.

La produzione a marchio Maserati per l’anno 2024 ha subito un calo di oltre il 60% rispetto a quanto stabilito a fine 2023

Come si diceva, il dato registrato a fine 2024 è ancora più preoccupante di quello espresso a fine 2023. La produzione a marchio Maserati registrata a fine 2024 si attesta infatti su 9.760 unità prodotte contro le 27.166 unità prodotte a fine 2023. In questo modo la discrepanza percentuale è pari a un corposo -64%, che subisce rialzi spaventosi se si restringe lo sguardo ai singoli stabilimenti dove oggi l’attuale gamma Maserati viene effettivamente prodotta.

Dopo l’addio a Grugliasco con l’ultimo turno di lavoro conclusosi alle ore 16:00 del 23 dicembre 2023, ovvero l’addio alla produzione delle Quattroporte e Ghibli che lì venivano prodotte, l’unica traccia del Tridente nel torinese rimane quella di Mirafiori. Presso la storica sede Fiat, Maserati produce le nuove GranTurismo e GranCabrio con la Maserati Levante che lasciava le linee produttive a fine marzo 2024. Proprio il SUV Levante garantiva al costruttore modenese un apporto produttivo non indifferente, con almeno 25 esemplari prodotti ogni giorno sin dal 2016 contro le circa 8 unità giornaliere prodotte in termini di GranTurismo e GranCabrio. Se nel 2023 a Mirafiori erano stati prodotti 8.680 veicoli a marchio Maserati, a fine 2024 il dato produttivo è sceso fino a 2.250 unità (circa 1.100 GranTurismo e GranCabrio prodotte, fonte FIM-CISL) pari ad un calo del 74% rispetto all’anno precedente. Dati enormemente distanti dalle 41.000 unità prodotte a marchio Maserati nel 2017. Nel frattempo la produzione Maserati a Mirafiori rimarrà ancora ferma fino al prossimo 3 febbraio, al netto di eventuali altre proroghe.

dettaglio maserati

A Modena produzione ai minimi

Non è andata meglio pure a Modena. Lo storico stabilimento Maserati di viale Ciro Menotti viene oggi impiegato esclusivamente per la produzione della MC20, disponibile anche nella variante Cielo. Se a fine 2023 si registravano 1.244 unità prodotte alla fine del mese di dicembre del 2024 il dato è precipitato fino alle sole 260 unità prodotte, pari a circa 21 veicoli prodotti ogni mese, per un dato che decresce del 79% rispetto all’anno precedente: un’enormità.

Non è andata meglio nemmeno a Cassino dove Maserati produce la Grecale, sfruttando le note economie di scala con l’Alfa Romeo Stelvio prodotta presso lo stesso stabilimento produttivo. Presso lo stabilimento laziale nel 2023 venivano prodotte 17.242 Maserati Grecale, dato che paragonato alle 7.250 Grecale prodotte da gennaio a dicembre 2024 certifica un calo nell’ordine del 58%. Proponendo ora un cumulativo della produzione complessiva a marchio Maserati proposta nell’anno 2024, il Costruttore del Tridente ha realizzato 9.760 veicoli nei tre stabilimenti produttivi a sua disposizione. Il dato cumulato relativo al 2023 si attestava invece sui 27.166 veicoli prodotti; si legge quindi un dato in decrescita di circa il 64% nel confronto anno su anno.

Nel futuro chissà

Per ciò che riguarda il futuro del Costruttore del Tridente oggi Maserati sembra viaggiare a vista in un contesto ricco di difficoltà. Nelle scorse settimane Jean-Philippe Imparato, in veste di Chief Operating Officer di Stellantis per l’Europa, aveva ammesso che Maserati ha bisogno di “un piano dedicato e separato” aggiungendo anche che “il piano ci sarà, ma non è ora il momento giusto”.

Nel già divulgato Piano Italia di Stellantis, su Maserati sembra mancare una direzione stabilita sebbene ci si aspettava qualche informazione in più per provare a mitigare una crisi che è forse anche una crisi di identità per il costruttore modenese. D’altronde il futuro del costruttore, in tema di modelli proposti nei prossimi anni, non è stato ancora definito almeno in forma ufficiale.

Secondo alcune indiscrezioni l’unica possibilità andrebbe ricercata nella definizione di “nuovo modello top di gamma” inserita nel Piano Italia per lo stabilimento di Cassino. Tuttavia, potrebbe anche essere tenuta in considerazione la necessità di attendere ancora un po’ prima di mettere sul piatto un piano prodotti ben definito e configurabile per il prossimo futuro del Tridente. Allo stesso tempo pare si stia facendo sempre più strada l’ipotesi di puntare esclusivamente su Modena come stabilimento produttivo per le prossime Maserati.