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La Ferrari 296 GTB vestita come la F2004 di Michael Schumacher

Splendido il trattamento cromatico ottenuto da questo esemplare.

Ferrari 296 gtb
Foto da profilo Facebook Musei Ferrari

Una Ferrari 296 GTB è stata vestita dal reparto Tailor Made della casa di Maranello coi colori della F2004, che a tutti gli effetti è la monoposto di F1 del “cavallino rampante” più vincente di sempre. Nella stagione agonistica riportata sulla sigla del modello si aggiudicò sia il titolo costruttori che quello piloti, col mitico Michael Schumacher al volante.

In totale questa “belva” da corsa raccolse 15 vittorie, 12 pole position e 14 giri veloci su 20 gare disputate. Un ruolino di marcia pazzesco, che i tifosi delle “rosse” non hanno dimenticato, specie pensando alle magre consolazioni degli ultimi anni.

A lei si ispira il look della Ferrari 296 GTB di cui ci stiamo occupando, attualmente offerta alla visione del pubblico al Museo Enzo Ferrari di Modena. Anche qui la livrea abbina il rosso corsa agli inserti bianchi, che sulla monoposto da Gran Premio richiamavano gli sponsor Marlboro e Vodafone. Splendido il risultato finale, che profuma di motorsport.

Il numero 1 scelto per completare il pacchetto grafico rende omaggio a Michael Schumacher che, nel 2004, condivise col pilota brasiliano Rubens Barrichello l’annata sportiva, sulla monoposto ispiratrice. Tutto è misurato nell’esecuzione, per una veste di grande impatto emotivo ma comunque raffinata e chic. I cerchi neri sigillano la tela esteriore. Richiami all’universo racing sono presenti anche nell’abitacolo, per dare seguito alla connessione con la F2004 e con il suo driver di punta.

Ferrari F2004
Foto da profilo Facebook Musei Ferrari

Questa Ferrari 296 GTB ha un profumo romantico e corsaiolo, che la rende ancora più speciale delle altre. Resta inalterata la meccanica. Del resto, non era necessario intervenire nello specifico ambito, trovandoci al cospetto di un fiore all’occhiello tecnologico, che regala ingegneria e dinamiche di riferimento.

La supercar a 2 posti secchi di cui ci stiamo occupando fu svelata al pubblico nel 2021. Con lei è giunto un cambio di passo nella produzione della casa di Maranello. Al posto del tradizionale V8, che da tempo immemorabile equipaggiava le berlinette a motore posteriore centrale del marchio, qui c’è un V6, idealmente connesso a quello delle vecchie Dino 206 e 246.

Rispetto alle antesignane prima menzionate ha una cilindrata più alta, essendo cresciuta a circa 3 litri, e un’alimentazione di natura diversa, avendo guadagnato due turbine che soffiano con vigore. Come se non bastasse, è stata aggiunta un’unità elettrica. Ne deriva un powertrain ibrido da record, in rapporto alla cubatura, con 830 cavalli di potenza massima, espressi su un peso di 1470 chilogrammi.

Quando basta per regalare alla Ferrari 296 GTB delle metriche di riferimento nel comparto, grazie all’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2.9 secondi, da 0 a 200 km/h in 7.3 secondi e alla velocità massima di oltre 330 km/h. Ciò che queste cifre non raccontano è, però, la finezza caratteriale del modello e la sua efficacia dinamica, da best in class.