La fantasia non ha limiti nel tuning. Una riprova giunge dal restomod di un camion statunitense degli anni passati, trasformato in un pick-up con soluzioni tecniche dell’era contemporanea. Oggetto dell’aggiornamento è stato il Dodge Power Wagon, prodotto in vari allestimenti dalla casa d’oltreoceano a partire dal 1945.
Non si tratta di un semplice lifting tecnico ed estetico: la trasformazione è stata molto estesa, per certi versi radicale. Basti dire che il prezzo di vendita di questo restomod si è spinto a quota 425 mila dollari. Con la stessa cifra sarebbe possibile comprare una supercar coi fiocchi. In alternativa si potrebbero mettere in garage tanti pick-up del listino attuale, fino al punto da comporre una flotta.
Chi vuole distinguersi a tutti i costi, però, sorvola su tali aspetti. Immagino che abbia tanti di quei soldi da potersi permettere eccessi del genere, per il semplice gusto di farlo e senza una valida motivazione tecnica o collezionistica. Questo è il mio modestissimo parere. Ovviamente non si tratta di un dogma: chi vuole dissentire lo faccia, perché non siamo nel campo della fede. Sarebbe interessante conosce il vostro punto di vista sulla questione.
Tornando al Dodge Power Wagon Restomod, ispirato ai mezzi della Seconda Guerra Mondiale, penso che al volante di un mostro del genere si possa guadagnare facilmente la scena, specie nella tela urbana. In città, forse, si rischia di essere visti come dei Rambo, ma non ho mai vissuto un’esperienza di questo tipo: la mia è solo un’ipotesi. Ho invece la ragionevole certezza che, con il trattamento ringiovanente messo in atto dagli autori di questa interpretazione moderna del veicolo, si sperimentino a bordo gli stessi comfort di un pick-up dei nostri giorni.
Sotto il cofano anteriore pulsa un motore diesel Cummuns da 6.7 litri, con 385 cavalli di potenza massima, abbinato a un cambio automatico a 6 marce 68RFE, allineato ai canoni dei tempi contemporanei. Questa trasmissione è progettata per gestire una vasta gamma di condizioni di guida, dagli ambienti urbani ai sentieri fuoristrada.
Nell’abitacolo ci sono sedili riscaldati e ventilati, un sofisticato impianto stereo e un sistema di condizionamento bizona di grande efficacia. Lussi che il modello delle origini neppure sognava di potersi concedere, essendo nato in veste molto spartana. A compiere il lavoro di aggiornamento hanno provveduto gli specialisti di Desert Power Wagons LLC, cui si deve la nascita di questo veicolo altamente personalizzato.
Il completamento del Dodge Power Wagon Restomod a 4 porte, protagonista del nostro articolo, è avvenuto in una data recente: il mese di dicembre dello scorso anno. Poche settimane ci separano quindi dalla sua nascita. La carrozzeria, rifinita in Jupiter Red, fa un certo effetto. È il sigillo di un lavoro artigianale che si è protratto per più di 5 mila ore. Il risultato è un mostro genetico, che può guadagnare la scena in qualsiasi contesto ambientale. Forse questa è l’unica motivazione alla base del processo di acquisto, ma non sta a me dirlo.
Per chi non lo sapesse, dopo il secondo conflitto mondiale, il Dodge Power Wagon divenne il primo camion civile prodotto in serie negli Stati Uniti, partendo dall’allestimento basico plasmato per l’esercito. Il look della versione modernizzata non ricalca a 360 gradi lo stile del modello originario, ma si concede anche qualche vezzo visivo connesso alla modernità, evidenziato dai parafanghi e dalle pedane laterali in nero lucido. Nel cassoncino il legame con la tradizione viene sigillato dal letto in rovere con doghe in acciaio inossidabile.
Per migliorare il comfort, sono state adottate delle sospensioni moderne. Molto accurato anche il lavoro svolto sul telaio a longheroni in acciaio, completamente scatolato, che asseconda al meglio le sue dinamiche. Nella trama estetica si nota la presenza dei cerchi Method Race da 20 pollici, vestiti da pneumatici Maxxis Razr M/T da 40 pollici. Questi accessori sembrano pronti ad aggredire ogni contesto ambientale, con forza ed energia. Nobili e raffinati i materiali usati per rivestire l’abitacolo, con pelli di prima scelta e soluzioni moderne, come lo schermo touchscreen Shizhen da 12 pollici.
Fonte | Carscoops