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Dodge Charger Daytona: il tuning con cerchi da 26 pollici è servito

Non sempre la voglia di distinguersi sposa il gusto.

Dodge Charger Daytona
Foto Forgiato

La Dodge Charger Daytona, come abbiamo visto in un precedente post, sta vivendo qualche inghippo nelle consegne. Ciò non ha impedito ad uno dei suoi primissimi clienti di modificarla, con un classico tuning in salsa americana. Prosegue quindi, anche sulla versione elettrica, il rito della trasformazioni, che spesso investivano i modelli endotermici della stessa famiglia.

Nel caso in esame gli interventi hanno riguardato solo le ruote, con l’installazione di giganteschi cerchi da 26 pollici. Tutti siamo consapevoli di quanto questi elementi aiutino a vestire meglio la gran parte delle auto moderne, facendole uscire dalla mediocrità del loro design (non mi riferisco alla Charger), ma negli Stati Uniti d’America si ha il vizio di eccedere con le misure, sempre più vicine a quelle delle ruote delle vecchie carrozze viste nei film sul Far West.

Le implicazioni, così facendo, sono negative tanto sull’aspetto dell’auto, che perde note di eleganza, sia sul comfort a bordo, perché con cerchi di queste dimensioni ogni dosso o irregolarità del manto stradale diventa un dramma. Per la Dodge Charger Daytona protagonista del nostro post, il proprietario ha scelto ha cerchi da 26 pollici di marca Forgiato, splendidamente plasmati, che completano l’aspetto della sua coupé, la cui carrozzeria è in tinta rossa.

Facile immaginare quante polemiche e critiche susciterà questo allestimento, come se già non bastassero quelle già scatenate dalla vettura per la sua natura di prima muscle car elettrica. Come ci ricordano i colleghi di carscoops, questa è anche la prima reinvenzione completa del modello, in quasi due decenni: un cambiamento di portata epocale, visto il carisma del mezzo e la sua radicata collocazione nell’immaginario collettivo, come modello iconico della tradizione a stelle e strisce.

La Dodge Charger Daytona di cui ci stiamo occupando è stata portata dall’acquirente nell’atelier di Sammy’s Tire, in Illinois, per equipaggiarla coi nuovi cerchi da 26 pollici e le relative coperture. Pare che il loro stile sia stato sviluppato espressamente per le auto elettriche, in modo da non incidere negativamente sulla scorrevolezza aerodinamica, parametro che fa sentire i suoi effetti sull’autonomia dei mezzi alla spina.

In passato si erano viste auto con cerchi ancora più grandi (molto più grandi), ma questo non giustifica l’intervento eseguito e non lo rende più digeribile, almeno agli occhi della maggior parte delle persone. Nel mondo, però, c’è chi ha un senso del gusto diverso e se ne infischia dei pareri più ricorrenti. Forse il proprietario della muscle car oggetto di trattamento appartiene alla categoria. Non si può escludere che nei prossimi mesi sbuchino in rete tante Dodge Charger Daytona modificate. Anzi la cosa è molto probabile, ma non mi entusiasma.

Ricordiamo che nella versione base, la coupé americana gode della spinta di un motore elettrico con pacco batteria da 94 kWh. La potenza massima erogata è di 462 cavalli, scaricati al suolo tramite un sistema di trazione integrale. Ciò si traduce in un passaggio da 0 a 100 km/h in 4.7 secondi e in un’autonomia fino a 510 chilometri con una singola carica.

Per chi non si accontenta, c’è la versione Scat Pack, anch’essa elettrica e a quattro ruote motrici, che si giova della spinta di ben 630 cavalli, messi sul piatto dal doppio motore alla spina. Notevole il quadro prestazionale, ben illustrato dall’accelerazione nel classico 0-100 km/h, liquidato in soli 3.3 secondi. L’autonomia, però, ne risente, calando fino a un massimo di 418 chilometri.

Quest’anno dovrebbe arrivare anche la Dodge Charger con motore a combustione, resa possibile dalla versatilità della piattaforma STLA Large, che è in grado di accogliere vari sistemi energetici. Probabilmente le versioni endotermiche raccoglieranno la quota maggiore di ordini, anche alla luce del cambio di passo sull’alimentazione delle auto reso operativo, con apposito provvedimento, nel primo giorno ufficiale di lavoro, dal nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, tornato alla Casa Bianca per il secondo mandato, dopo quattro anni di assenza.

Fonte | Carscoops