Lo stabilimento Stellantis di Termoli si trova nuovamente ad affrontare un periodo di difficoltà. Dopo mesi segnati da incertezze e rallentamenti produttivi, l’impianto, noto per la produzione di motori a combustione interna come i Firefly (GSE) e i V6, è destinato a fermarsi per un’intera settimana.
Secondo quanto riportato dal portale locale Termolionline, la chiusura è prevista dal 17 al 23 febbraio 2025, con una richiesta di sospensione temporanea delle attività e conseguente riduzione salariale per i dipendenti interessati.
La produzione dei motori Firefly di Stellantis, che alimentano modelli come la Fiat Panda e l’Alfa Romeo Tonale, ha già subito una drastica contrazione a causa della diminuzione degli ordini. Dall’inizio del 2025, lo stabilimento opera a ritmo ridotto, passando da tre a soli due giorni lavorativi a settimana.
Questa situazione riflette le profonde trasformazioni che il settore automobilistico sta attraversando con la transizione energetica. Un processo inevitabile, ma che sta creando forti ripercussioni su diversi siti produttivi, tra cui Termoli. Il destino dell’impianto molisano resta avvolto nell’incertezza.
In passato era stato annunciato un ambizioso piano di riconversione per trasformare la fabbrica in una Gigafactory per batterie destinate ai veicoli elettrici, ma il progetto è stato successivamente sospeso. Un momento che ha gettato evidentemente nello sconforto moltissimi lavoratori e fatto nascere nuovi malumori nel Governo italiano. Questo stallo ha lasciato i sindacati in attesa di risposte concrete. “Abbiamo bisogno che Stellantis ci fornisca una visione chiara sul futuro dello stabilimento,” ha dichiarato Marco Laviano, segretario di Fim-Cisl Abruzzo-Molise. “L’attesa è diventata insostenibile,” ha aggiunto.
L’annuncio dello stabilimento Stellantis per una settimana rappresenta un ulteriore segnale di crisi. Una crisi che sta quasi abituando quanti seguono le vicende del gruppo automobilistico. I dipendenti coinvolti nella produzione dei motori GSE e V6 si preparano a un nuovo stop, che rischia di incidere profondamente sulla loro stabilità economica e quotidianità.