Nel corso della Convention nazionale dei Democratici a Chicago nell’agosto del 2024, il presidente della United Auto Workers (UAW), Shawn Fain, aveva lanciato un forte appello a Stellantis, la compagnia che controlla marchi automobilistici americani come Chrysler, Dodge, Jeep e Ram Trucks.
Sfruttando una delle vetrine più visibili a sua disposizione, Fain ha criticato aspramente il gruppo automobilistico per il mancato adempimento dell’impegno preso riguardo alla riapertura dell’impianto di Belvedere, che risulta chiuso nonostante Stellantis avesse ricevuto una generosa sovvenzione di 334 milioni di dollari dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti. “Un anno dopo, Stellantis sembra voler fare marcia indietro su ciò che risulta concordato nel nostro contratto”, aveva affermato Fain.
La critica ha dato il via a una lunga e accesa disputa, che ha portato a un contenzioso riguardante le clausole del contratto sindacale firmato nel 2023. Tuttavia, recenti sviluppi sotto la nuova leadership di Stellantis hanno portato una nuova speranza e riaperto il dialogo. Secondo quanto riportato da Automotive News, la casa automobilistica ha annunciato che l’impianto di Belvedere, situato in Illinois e attualmente inattivo, riprenderà la sua produzione nel 2027.
Inoltre, Stellantis ha confermato di voler rispettare altre richieste incluse nel contratto del 2023 con la UAW. In una comunicazione interna, l’azienda ha rivelato che il presidente ad interim, John Elkann, ha avuto un incontro con l’ex presidente Donald Trump per discutere piani di produzione nazionale, tra cui l’ampliamento della quota di mercato e degli investimenti negli States. Stellantis ha sottolineato che il piano include un consistente investimento in tecnologie innovative, prodotti di alta qualità e formazione del personale. Un nuovo pick-up di medie dimensioni sarà assemblato nello stabilimento di Belvedere, con 1.500 dipendenti rappresentati dalla UAW.
L’azienda ha inoltre preso in considerazione un’altra preoccupazione sollevata dal sindacato, confermando che la produzione della Dodge Durango rimarrà al Detroit Assembly Complex, dove avverrà un restyling nel 2026. Non solo, ma Stellantis ha annunciato investimenti anche nello stabilimento di Toledo, Ohio, dove sono prodotti i modelli Jeep Wrangler e Gladiator, e a Kokomo, Indiana, per l’assemblaggio di nuovi motori. Shawn Fain ha commentato con soddisfazione l’accordo, sottolineando come questo rappresenti una vittoria per i lavoratori.