Se c’è una sportiva del Cavallino Rampante fra le più identificabili nella storia del marchio, quella è sicuramente la Ferrari F40. Un gioiello di fine Anni Ottanta, ultimo modello a nascere sotto l’egida di Enzo Ferrari; poco prima della morte del Drake. Un modello fortemente caratterizzante per la storia del marchio, scelto anche da Lewis Hamilton per immortalare il suo approdo ufficiale presso la Scuderia del Cavallino Rampante.
L’agire della Ferrari F40 è però quello di una sportiva d’altri tempi. Una sportiva dura e pura, difficile da portare al limite e complessa da operare sulle strade di tutti i giorni. L’elettronica che non c’è e l’esuberanza del propulsore V8 doppiamente sovralimentato la rendono adatta solo ai “manici” più esperti. Condizioni che hanno condotto Officine Fioravanti a praticare un passaggio in più verso l’ottenimento di un approccio più semplice da configurare e quindi maggiormente adatto a un impiego più immediato.
Con Officine Fioravanti la F40 diventa Ferrari F40 Alte Prestazioni
A mettere mano su una Ferrari F40, ragionando sulla possibilità di renderla maggiormente domabile e quindi più sfruttabile che in precedenza, ci hanno pensato i torinesi di Officine Fioravanti; un atelier già noto e specializzato nelle modifiche di supercar di ieri e di oggi, così come nell’approccio al sempre più ricco mondo dei restomod. In questo modo l’eterna F40 cambia pagina e diviene Ferrari F40 Alte Prestazioni, introducendo qualche miglioramento per migliorare le performance dinamiche, soprattutto.
La volontà è proprio quella di rendere la F40 “più accessibile e, quando necessario, ancora più performante”, ragionando su interventi mirati votati al pragmatismo ovvero alla necessità di “esaltare il puro piacere di guida”. Ciò in accordo con un occhio di riguardo fisso sulla sicurezza degli occupanti, ovvero volendo preservare anche l’importantissimo valore storico di una supercar sicuramente non adatta a chiunque.
In Officine Fioravanti hanno puntato allora su una più concreta gestione dell’assetto introducendo sospensioni Öhlins TTX 36 dotate di regolazione a quattro vie, abbinate a bracci, cuscinetti e portamozzi ricavati dal pieno. Pure il sistema frenante prevede ora ulteriori miglioramenti a partire da nuovi dischi carboceramici abbinati a pinze Brembo a 6 pistoncini davanti e 4 pistoncini sull’asse posteriore; l’ABS è stato migliorato utilizzando una nuova sensoristica. La scatola dello sterzo risulta ora ravvicinata e dispone della servoassistenza idraulica. L’intervento di Officine Fioravanti sulla Ferrari F40 si è anche concretato sulla disponibilità di nuovi cerchi ruota in lega, con ancoraggio monodado, da 18 pollici sull’asse anteriore e 19 pollici su quello posteriore; possono essere abbinati a pneumatici Pirelli P Zero o Michelin Cup 2.