Una splendida Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Spider del 1931, con carrozzeria Zagato, si appresta a passare di mano. La vendita all’asta prenderà forma nella giornata di mercoledì 5 febbraio a Parigi, con la regia degli specialisti di RM Sotheby’s. Non è necessario guardare le quotazioni della vigilia per capire quanto un sogno del genere sia destinato a pochi eletti. Ve le riportiamo per dovere di cronaca, dicendo che danzano in un range da 2.25 a 2.75 milioni di euro. Roba da ricchi sfondati.
Speriamo che l’esemplare in vendita finisca nelle mani di un vero appassionato, non di un semplice Paperone. Qui, infatti, siamo al cospetto di un pezzo di storia nobile del “biscione“, che merita di essere trattato con sincero amore. La vettura offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti appartiene a una famiglia di 76 esemplari costruiti nel 1931, cui vanno aggiunti gli altri nati l’anno dopo, per un totale di 106 unità. Si pensa che sia la sessantaduesima opera della specie.
La consegna iniziale avvenne in Svizzera, il 2 ottobre 1931, per soddisfare la richiesta di un cliente locale del marchio. Per 30 anni questa Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport a firma Zagato è appartenuta al mitico pilota automobilistico statunitense Phil Hill, campione del mondo di Formula 1 nel 1961 con la Scuderia Ferrari e vincitore, sempre con le “rosse“, di 3 edizioni della 24 Ore di Le Mans (1958, 1961 e 1962). La connessione del modello con l’asso americano è un valore aggiunto di non poco conto, che potrebbe incidere in modo significativo nella corsa ai rialzi fra i contendenti. Molto presto vedremo come andrà a finire.
Prima di Phil Hill, l’auto del “biscione” di cui ci stiamo occupando ebbe un altro proprietario svizzero, che effettuò l’acquisto il 25 luglio del 1933. Frequenti i suoi viaggi, insieme alla moglie, verso la Germania. Poi questa Alfa Romeo 6C 1750 Gran Sport Spider, con telaio numero 10814362, ebbe diversi altri custodi, che scrissero il loro nome sul libretto.
Risale al 1958 l’acquisto da parte di Hill, a 15.000 franchi svizzeri, quando l’auto in esame aveva percorso circa 30 mila chilometri. Il driver a stelle e strisce aveva appena iniziato a correre con la Ferrari in Formula 1, aprendo una liaison molto felice con la casa di Maranello.
Nel suo cuore, da sempre, c’era uno spazio speciale per le auto del “biscione”. Ecco perché non seppe resistere alla tentazione di mettere in garage la sportiva a due posti secchi del marchio milanese, con targa PMV 789. Diverse foto d’epoca testimoniano il rapporto. Con lei il campione d’oltreoceano condivise tanti bei momenti. Nel 1988, dopo 30 anni di felice complicità, giunse la decisione di cederla, per fare la gioia di un facoltoso appassionato di Long Island, New York. Seguirono altri passaggi di proprietà, che hanno condotto l’Alfa Romeo 6C 1750 Grand Sport Spider ora in vendita fino ai nostri giorni.
Nel periodo da marzo 2003 a gennaio 2004, l’auto in esame fu sottoposta a un accurato restauro presso la “D. L. George Coachworks” in Pennsylvania. Secondo quanto riporta la scheda di vendita questo esemplare è un eccellente esempio di conservazione. Non si tratta di un fatto secondario per chi vuol sentire il profumo della storia, nella sua dimensione più pura, con un valore aggiunto: il già citato e lungo legame con Phil Hill. Per i collezionisti più esigenti potrebbe essere un’occasione da non perdere, anche perché siamo al cospetto di una delle creature prebelliche più affascinanti del “biscione”.
Le linee della carrozzeria, snelle e sportive, comunicano al meglio il suo dinamismo, in una tela estetica che riserva ampio spazio anche al tema dell’eleganza. Poche auto della sua stessa epoca hanno un carisma e una gradevolezza visiva paragonabili. Oggi questa Alfa Romeo 6C 1750 Grand Sport Spider torna sul mercato, supportata da un’ampia documentazione, da fotografie storiche e da articoli d’epoca.
Tante persone vorrebbero avere nel box un gioiello del genere, ma solo pochi fortunati potranno accarezzare l’idea di concorrere all’asta per il suo acquisto. Il prezzo, decisamente fuori dalla portata dei comuni mortali, fa una grande selezione, restringendo in modo significativo la platea dei potenziali compratori. In un certo senso è anche giusto che sia così, per i sogni più esclusivi, che non possono diventare merce dozzinale, per tutte le tasche.
Fonte | RM Sotheby’s