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Nuova Alfa Romeo Giulia: tutto quello che sappiamo a poche ore da febbraio 2025

Il debutto della nuova generazione avverrà nel corso del 2026

Nuova Alfa Romeo Giulia 2026

Nuova Alfa Romeo Giulia sarà una delle prossime novità di Alfa Romeo. Per la precisione il suo debutto è atteso nel corso del 2026 circa 6 mesi dopo la nuova Alfa Romeo Stelvio che dovrebbe debuttare entro la fine del 2025. Di questa auto si sta parlando tanto negli ultimi giorni a causa di quanto dichiarato dal CEO Santo Ficili alla stampa francese a proposito del netto cambio di stile che caratterizzerà la nuova generazione della berlina di segmento D del Biscione che a quanto pare guarderà maggiormente al mondo dei crossover per quanto riguarda l’impostazione della sua carrozzeria.

Ecco tutto quello che si sa fino ad oggi a proposito di come sarà la nuova Alfa Romeo Giulia

Era già noto che la nuova Alfa Romeo Giulia avrebbe lasciato alle spalle le tradizionali linee da berlina. Del resto ciò era stato confermato da Jean-Philippe Imparato nel 2023. Anche i muletti in fase di test che erano stati avvistati avevano fatto presagire un simile cambio di design. La prossima generazione della Giulia avrà una carrozzeria fastback e un assetto rialzato, ma non eccessivamente, unendo l’eleganza della berlina e la sportività del coupé. Come abbiamo già detto in altre occasioni la vettura avrà un design che per certi versi richiamerà modelli come DS N°8, Citroen C5 X e Peugeot 408, ma con dimensioni superiori, con una lunghezza che potrebbe superare i 4,8 metri.

Oltre alle forme generali, la nuova Alfa Romeo Giulia subirà un profondo restyling, a partire dal frontale con un nuovo scudetto, fino al retro, caratterizzato dalla firma luminosa triangolare. Le prime anticipazioni, tra cui i render esclusivi, mostrano una vettura che strizza l’occhio a uno stile dinamico e moderno, pur mantenendo l’essenza sportiva che da sempre contraddistingue il marchio Alfa Romeo.

Nuova Alfa Romeo Giulia

Come vi abbiamo detto in numerose occasioni la nuova Alfa Romeo Giulia utilizzerà la piattaforma STLA Large, la stessa della nuova Stelvio e sarà prodotta con il SUV di segmento D presso lo stabilimento Stellantis di Cassino come del resto avviene con la prima generazione. Per quanto riguarda invece la gamma di motori se inizialmente l’auto sarebbe dovuta essere solo elettrica adesso appare sicuro che ci sarà almeno una versione termica se non anche più di una. Tra i motori termici si dice che anche un 3.0 benzina 6 cilindri in linea con qualche forma di elettrifiazione potrebbe trovare spazio sotto il cofano.

Per quanto riguarda invece la versione elettrica, le batterie della nuova Alfa Romeo Giulia saranno caratterizzate da una tecnologia a 800 Volt, con capacità variabili tra 85 e 118 kWh, che offriranno un’autonomia impressionante fino a 800 km secondo il ciclo WLTP. Inoltre, saranno equipaggiate con un sistema di ricarica ultrarapida in grado di raggiungere i 270 kW, permettendo tempi di ricarica estremamente ridotti.

Per quanto riguarda i motori, Ficili ha rivelato a L’Argus che il range di potenza si estenderà dai 150 ai 330 kW, corrispondenti a una potenza che va da 204 a 448 CV, con opzioni di trazione posteriore o integrale. Tuttavia, la versione più sportiva, la nuova Giulia Quadrifoglio, mira a una potenza straordinaria di 1.000 CV, con prestazioni da supercar, come il 0-100 km/h in soli 2 secondi. Questo dato, annunciato da Stellantis durante la presentazione della piattaforma STLA Large, conferma la volontà di Alfa Romeo di spingersi verso prestazioni da record e un’esperienza di guida senza precedenti nel segmento delle auto elettriche. Tra le versioni quasi certa la presenza anche di almeno una range extender con autonomia di oltre 1000 km.

Infine segnaliamo che la nuova Alfa Romeo Giulia sarà ancora più tecnologica e tra le altre cose sarà dotata di guida autonoma di livello 2 e sistemi di assistenza alla guida che faranno uso di Intelligenza Artificiale. Si dice anche che le dimensioni aumenteranno rispetto al modello attuale di circa una decina di cm a causa dell’utilizzo della piattaforma STLA Large.