Il nome è esotico come quello di una navicella spaziale, ma la Ælla-60 è nata sul pianeta terra. Il fatto che registri qualche parentela visiva con la recente Caterham Project V non stupisce, visto che la firma stilistica è anche in questo caso di Anthony Jannarelly. La nuova opera, tuttavia, è dissociata dalla piccola factory inglese, essendo il frutto di un progetto autonomo del suo capo designer. Qui, però, ci interessa di più il fatto che la base per il suo sviluppo sia stata una Ferrari 360 Modena degli anni 2000.
Anche se non c’è una conferma ufficiale della connessione con la splendida berlinetta del “cavallino rampante”, gli indizi portano chiaramente in quella direzione. Lo stilista francese riferisce che l’Ælla-60 nasce su un telaio in alluminio ed è spinta da un motore V8 aspirato da 3.6 litri di cilindrata, montato in posizione posteriore centrale. Se due indizi fanno una prova, il caso è risolto.
Rispetto ai 400 cavalli messi sul piatto dalla Ferrari 360 Modena, qui ci si è spinti molto più avanti, portando l’indicatore energetico a quota 473 cavalli. Il tutto senza ricorrere alla sovralimentazione, ma con una serie di interventi che hanno estremizzato la base di lavoro. Il vigore energetico giunge al suolo sulle ruote posteriori col supporto di una trasmissione manuale a sei marce, che profuma di old style. Completamente diverso l’aspetto degli interni e della carrozzeria, dove si ravvisano, come dicevamo, delle somiglianze con la Caterham Project V. I tratti sono molti sinuosi e si ispirano al passato, pur se nell’ambito di una interpretazione che guarda al futuro.
Molto curato l’abitacolo, gestito come un prodotto di alta gioielleria. Gradevole la presenza di indicatori e quadranti analogici, oltre che di interruttori fisici, in un’epoca tristemente touch come la nostra. Previsti fino a un massimo di 60 esemplari, ma il ciclo produttivo andrà in porto solo se Anthony Jannarelly, con la sua Art Machin, riuscirà a raccogliere almeno cinque ordini. Questi pare siano i termini dell’accordo con Podium Advanced Technologies, l’azienda italiana chiamata a gestirne la costruzione.
Il prezzo non è per tutte le tasche, come si poteva facilmente immaginare. Qui la spesa richiesta per l’acquisto parte da 865 mila euro (tasse escluse). Non tutti sono disposti a sborsare una somma del genere per un marchio sconosciuto, ma fra i super ricchi c’è chi vuole distinguersi a tutti i costi. La Ælla-60 non è un restomod della Ferrari 360 Modena, ma qualcosa di completamente diverso, anche se sotto la pelle porta un aggiornamento della splendida berlinetta di Maranello. Le prestazioni, grazie al supplemento di potenza e al peso di 1130 kg, inferiore rispetto alla “rossa” di partenza, sono nettamente migliori, almeno in accelerazione, come documenta lo scatto da 0 a 100 km/h in soli 3.5 secondi.
Fonte | Carscoops