Ecco a voi la Kimera EVO37 “Nyx” dell’uomo d’affari lussemburghese-spagnolo Gérard López Fojaca, nei pressi del Casinò di Monte Carlo e per le vie del Principato di Monaco. Questo esemplare, di colore nero e oro, evoca in me le livree della scuderia Grifone e dei bolidi da corsa del pilota Fabrizio Tabaton. Il suo allestimento sembra più racing rispetto ad altri esemplari della specie, per il set aggiuntivo di luci anteriori. Così ricorda ancora meglio la Lancia Rally 037 da gara, cui si ispira, per riportare in strada le emozioni delle auto di Gruppo B, pronte ad affrontare le insidie delle prove speciali notturne.
La Kimera EVO37 è il frutto della determinazione di Luca Betti, cui si deve la nascita, a Rivalta di Torino, di Kimera Automobili, piccola factory specializzata nei restomod. Il modello di cui ci stiamo occupando in questo articolo ha per musa la Lancia Rally 037, di cui è un’interpretazione in chiave contemporanea, ma con una guida di matrice analogica, perché è qui che si annida il piacere. La EVO37 illustra come, probabilmente, sarebbe stato il modello della casa torinese se fosse nato oggi.
Il risultato degli sforzi? Un’intrigante miscela tra passato e futuro, che centra in pieno i target fissati dai suoi autori. La nascita della Kimera EVO37 ha coinvolto alcuni uomini legati alla Lancia Rally 037. Al suo sviluppo ha pure concorso il mitico Miki Biasion, di cui non occorre riportare il palmares, per la sua fama mondiale. Doveroso precisare che il modello non nasce da connessioni con la casa automobilistica torinese creata da Vincenzo Lancia. Questo inciso serve ad evitare spiacevoli equivoci. Il compito della spinta, anche nel caso in esame, è affidato a un motore a 4 cilindri in linea, da 2 litri di cilindrata, disposto sotto il cofano posteriore. Come sulla vettura ispiratrice, a dare la sovralimentazione ci pensano un compressore volumetrico e un turbocompressore.
Il vigore energetico si spinge su un livello ben più alto che sulla Lancia Rally 037, grazie ai progressi fatti dalla tecnologia in questi ultimi decenni. Un dato esplicita meglio il concetto: la potenza massima si porta oltre quota 500 cavalli, contro i 205 della “progenitrice” stradale e i 350 raggiunti, nel suo step più estremo, dalla versione da corsa. Tanta energia giunge al suolo sulle ruote posteriori, per lasciare ampio margine al piacere del pilotaggio, con dinamiche di taglio romantico, capaci di emozionare come ai vecchi tempi, ma in un quadro reso più sicuro dall’approccio ingegneristico moderno.
La Kimera EVO37 promette grandi scariche di adrenalina al volante. Si tratta di una vettura in serie limitata di 37 esemplari. Probabilmente, se fosse stata concepita oggi, la Lancia Rally 037 sarebbe stata proprio come lei. A Monte Carlo, la versione da corsa di quella vettura, vinse il celebre Rallye. Oggi, la sua discendente ideale, guadagna la scena in modo diverso, davanti al Casinò e nelle strade della perla dei Grimaldi.
Fra i punti di forza della Kimera EVO37, un carattere sportivo molto distinto, che non fatica ad entrare nel cuore. Sfacciata come l’auto alla quale si ispira, ha un temperamento speciale e tutto suo. In un certo senso, fa classe a sé. Come sulla Lancia Rally 037, anche qui la trazione è solo sulle ruote posteriori. Pare che il suo handling dia molte soddisfazioni, anche sui dossi, dove l’auto in esame risulta molto composta. La sua agilità è degna di un bolide da gara. Chapeau!