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Mercato dell’auto: a gennaio calo marcato delle vendite in Italia

Viene certificato così un andamento fortemente negativo di un mercato dell’auto che guarda da lontano i dati registrati prima della Pandemia

Mercato dell'auto

Il mercato dell’auto in Italia apre il 2025 con un calo piuttosto marcato. Il mese di gennaio del nuovo anno si è concluso con una decrescita nell’ordine del 5,9% rispetto al riscontro dello stesso mese del 2024. Un valore percentuale che certifica le 133.692 vetture vendute a gennaio 2025, contro le 142.010 unità immatricolate a fine gennaio 2024; il dato è sceso di 8.318 veicoli immatricolati in meno rispetto all’anno precedente. La prima stima dell’UNRAE, dalla quale derivano i dati, dice che il 2025 vedrà una condizione ancora in leggero calo rispetto al 2024 di un valore in calo, a fine anno, dello 0,6% circa.

Il riscontro espresso a fine gennaio dal mercato dell’auto in Italia rappresenta il sesto dato negativo consecutivo per il comparto destinato alle vendite di auto in Italia. Viene certificato così un andamento fortemente negativo di un mercato dell’auto che guarda da lontano i dati registrati prima della Pandemia. Secondo l’UNRAE, rispetto al calo del 18% dello scorso anno, il divario con i valori pre Pandemia sarà pari a circa il 19% quest’anno.

Il mercato dell’auto in Italia certifica un calo particolarmente importante dei modelli alimentati a diesel

I dati del mercato dell’auto registrati a fine gennaio dicono che i modelli alimentati a diesel perdono il 44,6% dei volumi totali con una discesa del 6,5%, per una quota di mercato che passa dal 15,8% al 9,3%. Le varianti a benzina registrano una contrazione più contenuta, con una perdita del 16,9%, nel confronto anno su anno, che riduce la quota dal 30,2% al 26,9%. Le motorizzazioni a Gpl scendono dello 0,7% fino a una quota ora pari al 10,2% del mercato: niente da fare per i modelli alimentati a metano che a gennaio 2025 risultano non pervenuti, con quota pari allo 0%, contro le 226 unità del mese di gennaio 2024.

Appare così ancora netta la differenza fra le motorizzazioni più tradizionali e quelle elettrificate nel mercato dell’auto italiano. Per quanto riguarda le elettrificate, le ibride non ricaricabili rappresentano la parte maggiore di tale comparto con una crescita del 10,4% fino a un valore che cresce dal 38% al 45% del mercato: crescono del 2% le full hybrid e del 13,6% le mild hybrid. Dopo alcuni mesi chiusi in negativo, il mese di gennaio appena conclusosi dice che le PHEV segnano un incremento del 18% con una quota di mercato ora pari al 3,6%. Rispetto al mese di gennaio dell’anno scorso la crescita delle elettriche pure è pari a 125,5% di immatricolazioni in più, grazie alle 6.729 targhe registrate a fine mese, per una quota di mercato che cresce dal 2,1% al 5%. Va detto però che a gennaio dello scorso anno le immatricolazioni erano bloccate dall’attesa dedicata agli incentivi. Fra le elettriche si piazzano bene alcuni modelli della galassia Stellantis: Citroën C3, con 418 unità, è seconda; Jeep Avenger, con 245 unità, è quarta seguita dalla Fiat 500 Elettrica con 238 unità immatricolate.

Il Gruppo Stellantis si conferma al primo posto con 41.551 unità immatricolate a fine gennaio, pur introducendo un calo del 15,95% rispetto a quanto registrato a gennaio 2024. Flettono tutti i marchi con cali percentuali a doppia cifra nella maggior parte dei casi; solo Alfa Romeo registra un incremento del 17,7% grazie a 2.276 unità immatricolate, fortemente trainate dalla nuova Junior. Sebbene abbia certificato una decrescita dello 0,1%, Fiat torna ad essere il marchio più apprezzato in Italia grazie a 15.901 unità immatricolate. Contiene le perdite il Gruppo Volkswagen, che in virtù di una perdita del 3,06% immatricola 20.251 unità, piazzandosi alle spalle di Stellantis seguito dal Gruppo Renault con 17.580 immatricolazioni complessive. La Fiat Panda, con 13.333 unità immatricolate, è sempre la vettura più venduta del mese.

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