Sappiamo già che John Elkann, nella veste di presidente di Stellantis, aveva incontrato il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, poche ore prima del suo giuramento presidenziale. Una condizione che vede in Stellantis uno fra i principali interlocutori della Casa Bianca, perlomeno in accordo con le possibili problematiche legate alle introduzioni di dazi sulle produzioni del Gruppo con sede in Canada e Messico.
Una condizione attualmente rimandata dal nuovo presidente degli Stati Uniti, ma ancora nell’aria per una possibile introduzione da porre in essere durante i prossimi mesi. In accordo con questo clima di temute interferenze economiche, il presidente di Stellantis, John Elkann, ha voluto rivolgere un breve video messaggio ai circa 83mila dipendenti americani. John Elkann ha rivolto il suo messaggio ai dipendenti del Gruppo durante la recente visita, del 5 febbraio scorso, a Sterling Heights ovvero lo stabilimento del Michigan dove Stellantis produce i modelli a marchio Ram visitato assieme al responsabile globale qualità e COO del Gruppo per l’America, Antonio Filosa.
Il discorso del presidente di Stellantis ha il compito di mitigare gli attriti fra il Gruppo e il sindacato locale
Nel video messaggio John Elkann ha ammesso che Stellantis contribuirà a “rendere più forte l’economia americana, creando nuovi posti di lavoro”. La volontà di Elkann sembrerebbe quella di chi vuole porre un cambio di passo a una condizione decisamente conflittuale che aveva coinvolto Stellantis e il locale sindacato UAW; fino a poco tempo fa negli Stati Uniti il Gruppo discuteva di tagli ai livelli produttivi e di possibili licenziamenti della forza lavoro. Il cambio di passo è evidente, con John Elkann che ammette di aver incontrato il presidente Trump avendogli trasmesso l’impegno del Gruppo a investire in America, creare posti di lavoro e contribuire a rendere più forte l’economia degli Stati Uniti.
Elkann si attende quindi la possibilità di mettere a punto un vero e proprio rilancio nell’area del Nord America, dove a fine 2024 si sono registrati cali di vendite nell’ordine del 40% in meno rispetto ai dati di fine 2023. In precedenza si era parlato di recuperare almeno 1.500 nuovi posti di lavoro puntando ad esempio su una nuova generazione di pick-up da produrre presso lo stabilimento Stellantis di Belvidere, in Illinois. Altri investimenti certi sono quelli relativi alla sede di Detroit, dove nascerà la nuova generazione di Dodge Durango (e probabilmente anche un nuovo SUV di grandi dimensioni a marchio Alfa Romeo), ma anche a Toledo, in Ohio, dove Stellantis produrrà le Jeep Wrangler e Gladiator, e Kokomo nell’Indiana. Ulteriori nuovi investimenti, tracciati da Elkann nel video messaggio, sono legati alla ricostruzione della relazione di fiducia fra i marchi del Gruppo e i clienti locali a partire da incontri già posti in essere con i dealer locali.