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Ferrari 550 Maranello ex Michael Schumacher venduta a 313 mila euro

Questa vettura ha una marcia in più sul piano sentimentale.

Ferrari 550 Maranello
Foto Artcurial

La Ferrari 550 Maranello del 1996, appartenuta a Michael Schumacher, è stata battuta all’asta a Rétromobile, dagli specialisti di Artcurial, per la ragguardevole cifra di 313.200 euro. Questo importo, pur rispettando le previsioni della vigilia, si spinge ben oltre le quotazioni ordinarie del modello. Ovviamente il legame con l’asso di Kerpen ha fatto la differenza, come si poteva facilmente ipotizzare.

L’ex pilota tedesco è una leggenda del motorsport. Nel suo palmares ci sono sette titoli mondiali di Formula 1, cinque dei quali raccolti consecutivamente con la Ferrari, negli anni dal 2000 al 2004: un record assoluto. Stiamo parlando, quindi, di uno dei più grandi assi di tutti i tempi. Il suo nome scatena emozioni speciali negli appassionati ed anche gli oggetti a lui connessi hanno un valore iconico. La Ferrari 550 Maranello protagonista del nostro articolo ne è una plastica conferma. Ci riferiamo all’esemplare con telaio ZFFZR49B000105067, assegnata dalla casa di Maranello al suo driver di punta.

Si tratta di una delle dieci vetture della specie presentate alla stampa, nel 1996, sul circuito tedesco del Nürburgring. La liaison con Michael Schumacher è certificata da una lettera originale del pilota e da una dichiarazione ufficiale della casa madre. In totale questa granturismo ha percorso, da nuova, circa 10 mila chilometri. Ricordiamo che la Ferrari 550 Maranello fu lanciata in sostituzione della F512M, ultima discendente della stirpe Testarossa, ai “Ferrari Racing Days” andati in scena dal 19 e 21 giugno 1996. Qui l’asso di Kerpen e il suo compagno di squadra Eddie Irvine ebbero modo di confermare il loro apprezzamento per il modello, che offrirono nel suo splendore dinamico alla visione dei giornalisti presenti.

Ferrari 550 Maranello
Foto Artcurial

Per anni la vettura in esame è appartenuta a un fortunato acquirente giapponese, che la ritirò da Cornes, noto importatore locale del marchio del “cavallino rampante“. Poi passò ancora una volta di mano, rimanendo sempre nel Paese del Sol Levante, per finire nel garage di un grosso collezionista. Ora questa Ferrari 550 Maranello ha un nuovo proprietario, che potrà giovarsi delle sue doti, come già successo per i precedenti e per lo stesso Schumacher. Fra le chicche, la firma del pluricampione del mondo sul vano portaoggetti. I custodi di questo gioiello hanno sempre eseguito una regolare manutenzione, presso la rete ufficiale.

La carrozzeria dell’esemplare, in Argento Nürburgring, si combina felicemente con gli interni in rosso Cartier. Quest’auto da sogno è stata appena tagliandata presso il già citato Cornes. Ricordiamo che la Ferrari 550 Maranello segnò il ritorno del motore anteriore sulle berlinette biposto del listino di Maranello. Con lei, in pratica, i buoi tornarono davanti al carro, come una volta piaceva ad Enzo Ferrari. Fu un cambio di rotta deciso rispetto alla linea Testarossa, di cui prese il posto, motivato dalla necessità di offrire più comfort a bordo.

Il modello si offriva alla vista con richiami alle proporzioni della 365 GTB/4 Daytona, del cui stile si respiravano le note, anche se espresse con un taglio completamente diverso. Pininfarina fece un eccellente lavoro, ma la personalità esuberante della vettura che l’aveva preceduta non le ha permesso di sostituirla nel cuore degli appassionati. Dopo di lei, tutte le berlinette V12 del normale listino hanno seguito la stessa impostazione, fino all’attuale 12Cilindri.

Sotto il cofano anteriore della Ferrari 550 Maranello c’è un motore col frazionamento simbolo della casa emiliana, qui abbinato a una cilindrata di 5474 centimetri cubi, per una potenza massima di 485 cavalli a 7000 giri al minuto, con un picco di coppia di 569 Nm. Questa energia, scaricata sulle ruote posteriori con il supporto di un cambio manuale a 6 rapporti, regala uno scatto da 0 a 100 km/h in 4.4 secondi e una punta velocistica di 320 km/h. Ottime le dinamiche dell’auto, grazie anche alla perfetta distribuzione dei pesi garantita dallo schema transaxle, con propulsore anteriore e cambio in blocco col differenziale sull’asse posteriore. Non ci vuole molto a capire come un pilota stratosferico del livello di Michael Schumacher potesse raggiungere limiti elevatissimi con un mezzo del genere.

Fonte | Artcurial

Foto | Artcurial

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