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Angelo Sticchi Damiani non è più presidente dell’ACI, atteso un commissario

La notizia non giunge come un fulmine a ciel sereno. C’erano già delle avvisaglie nell’aria.

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Angelo Sticchi Damiani non è più il presidente dell’ACI. Il governo presieduto da Giorgia Meloni, infatti, lo ha dichiarato decaduto dal suo ruolo, per superamento del limite dei tre mandati. Ad ottobre, l’ingegnere leccese era stato eletto per la quarta volta alla guida dell’Automobile Club d’Italia, cosa non ammessa da un decreto legge varato dall’esecutivo poche settimane dopo la sua nomina. Ora si prevede una fase di traghettamento verso la nuova tornata elettorale, prevista per il mese di luglio.

Nel frattempo, ad occuparsi della gestione dell‘ente sarà un commissario, con poteri “basici” (relativi all’ordinaria amministrazione) o straordinari. Nelle prossime ore dovremmo saperne di più. Il nome che circola per questo ruolo, senza alcuna conferma ufficiale, è quello di Tullio Del Sette, ex-comandante generale dell’Arma dei Carabinieri. Per lui si profila un lavoro difficile, ma le sue capacità fuori dal comune dovrebbero aiutarlo ad immergersi presto nelle dinamiche dell’organo, per gestirlo nel migliore dei modi.

Angelo Sticchi Damiani
Angelo Sticchi Damiani

Sul fronte dei candidati alle elezioni per la Presidenza dell’ACI, previste come dicevamo per il mese di luglio, cominciano a circolare un paio di nomi: quelli di Geronimo La Russa, direttore di AC Milano, e di Giuseppina Fusco, direttrice di AC Roma. Anche su questo fronte stiamo parlando di voci di corridoio, da prendere col beneficio di inventario, in attesa di notizie ufficiali. Speriamo che questo “terremoto” non crei problemi per il regolare svolgimento dei Gran Premi di Monza e di Imola, specie in virtù delle tempistiche decisionali strette che pone la FIA per gli eventi del suo calendario sportivo, in relazione ai lavori di adeguamento e ammodernamento richiesti. Penso che tutto andrà per il verso giusto, vista l’importanza delle due gare, che generano importanti economie dirette e indirette per il nostro paese, oltre che grande interesse in termini di passione. Non dovrebbero esserci particolari difficoltà neppure per il Rally d’Italia, almeno si spera.

Le candidature per il nuovo organo direttivo dell’Automobile Club d’Italia dovranno essere presentate entro il 31 marzo 2025. Angelo Sticchi Damiani, dal canto suo, ha già lasciato l’ufficio di via Marsala a Roma, da cui controllava, nella posizione apicale, le dinamiche di ACI Italia. Il decreto legge che ha fatto decadere l’ingegnere leccese dal suo incarico è il numero 208 del 31 dicembre 2024, che fissa il limite dei tre mandati per i presidenti di enti pubblici di natura sportiva.

Fonte | Corriere