In Brasile, Fiat sta preparando il terreno per l’arrivo del successore della Fiat Argo, con il nuovo modello Uno/F1H/328 attualmente in fase di sviluppo. A quanto pare si tratterà della Fiat Grande Panda che sarà riadattata alle esigenze del mercato sudamericano, dove cambierà nome e verrà denominata nuova Fiat Argo. Nel frattempo, il marchio torinese sta concentrando l’attenzione anche su un modello ancora più compatto. Nei giorni scorsi il CEO di Fiat Olivier Francois ha ufficialmente annunciato lo sviluppo in Europa del successore della Fiat Panda, considerato il pilastro della gamma Fiat. Il nuovo modello arriverà sul mercato entro il 2030 anche se le recenti parole del CEO fanno pensare che possa debuttare anche prima di quella data. Questa auto dovrebbe arrivare anche in Sud America venendo prodotta in Brasile con il nome di nuova Fiat Mobi.
Nuova Fiat Mobi dovrebbe essere il nome scelto per la futura Pandina in Sud America
Tuttavia, per il momento su questo si attendono ancora conferme ufficiali da parte di Fiat. In un’intervista rilasciata alla rivista Autocar, Olivier François, CEO della principale casa italiana, ha espresso il desiderio che il successore della Panda in Europa ritorni alle origini con un chiaro riferimento alla prima generazione degli anni ’80. A proposito del futuro modello, Francois ha detto che non si limiterà a essere una versione ridotta di Grande Panda, ma invece, presenterà forti collegamenti visivi, radici iconiche comuni e proporzioni simili alla Panda originale.
In Brasile queste dichiarazioni sono state accolte con grande interesse, in quanto si ipotizza che quanto detto possa valere anche per la nuova Fiat Mobi che dunque potrebbe avere un design fortemente ispirato alla prima generazione della Fiat Uno brasiliana (così si chiamava la vecchia Panda in Sud America), unendo così le identità visive e gli elementi di design di base già apprezzati nella Panda originale europea e nella Uno brasiliana.
Anche per la nuova Fiat Mobi dunque al pari della nuova Fiat Pandina in Europa la casa torinese utilizzerà la base della 500, ribattezzata STLA City. La base è stata creata solo per le auto elettriche, ma è sottoposta a un intenso processo di rielaborazione per accogliere il motore 1.0 Firefly in versione semi-ibrida e/o turbo, perfetto per il Sud America dove ancora l’affermazione delle auto completamente elettrica sembra essere molto lontana.