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Una Ferrari F40 quasi nuova all’asta ad Amelia Island: sarà record?

Collezionisti in fibrillazione per contendersi un gioiello del “cavallino rampante”.

Ferrari F40
Foto Broad Arrow Auctions

Pochi giorni ci separano dall‘asta di auto di pregio gestita da Broad Arrow Auctions, nell’ambito del prestigioso concorso di Amelia Island. L’appuntamento con il martello del banditore è per sabato 8 marzo. Pochi giorni mancano ormai all’appello. Un ruolo di primissimo piano, nella vendita all’incanto, andrà a una Ferrari F40 del 1990, che potrebbe segnare un nuovo primato della specie. Le stime della vigilia, infatti, ballano in un range da 3.8 a 4.2 milioni di dollari (più o meno pari a 3.7 e 4.1 milioni di euro).

Negli ultimi tempi, le quotazioni della “rossa” più iconica dell’era moderna sono cresciute in modo evidente. Questo conferma la forza sempre maggiore dell’interesse dei collezionisti nei suoi confronti. Era chiaro che prima o poi i prezzi sarebbero lievitati, ma le aste più recenti hanno mostrato un’impennata nei valori più rapida di quanto si pensasse. Del resto, il fascino carismatico della Ferrari F40 è un punto di riferimento assoluto. Questa è una delle auto più amate di sempre, non solo fra quelle col “cavallino rampante” sul cofano.

Anche se l’esemplare destinato a passare di mano al Concorso di Amelia Island ha un allestimento USA, decisamente meno gradevole sul piano estetico rispetto a quello degli altri bacini di sbocco, per le protezioni antiurto e le luci aggiuntive imposte dall’omologazione statunitense, ci sono molti elementi che giocano a suo favore. Il principale è la bassa percorrenza accumulata dall’auto nel tempo: soltanto 1248 miglia. Si può dire che è quasi nuova. Un valore aggiunto di non poco conto, cui si aggiunge un trofeo di pregio, come il Platinum Award vinto al Ferrari Club of America Annual Meeting 2024.

Probabilmente quest’ultimo ha dato, all’attuale proprietario, la spinta in più verso la vendita, per capitalizzare al meglio il valore del modello, ma è solo una mia ipotesi, non suffragata da alcuna voce ufficiale, quindi va presa con le pinze, per quanto poco rilevante ai fini del giudizio sul lotto messo all’asta in Florida. Un ulteriore nota a favore del modello in esame è la Certificazione Ferrari Classiche di cui si fregia. Qui il motore, la trasmissione, il telaio e la carrozzeria sono quelli originali.

Un mito nel mito di Maranello

Ferrari F40
Foto Broad Arrow Auctions

Ricordiamo che la Ferrari F40 fu consegnata negli USA in soli 213 esemplari. Quello di cui ci stiamo occupando appartiene alla specie e vanta delle condizioni di livello superiore alla media, per l’uso misurato e le attenzioni meticolose ricevute sin dalla consegna. Anche questo un plus, di non poco conto, nelle alienazioni un elevato lignaggio. Ora il collezionista che detiene la preziosa auto sportiva (telaio ZFFMN34A0L0086620) ha deciso di metterla in vendita.

Per chi non lo sapesse, questa scultura a quattro ruote fece il suo debutto il 21 luglio 1987, al centro civico di Maranello, lasciando a bocca aperta i presenti. Anche Enzo Ferrari si lasciò andare a un commento di ammirazione puro verso la nuova nata, percepito dal pubblico per via del microfono lasciato inavvertitamente acceso. Un fatto insolito per il “Commendatore”, che cercava sempre di non far trapelare le sue emozioni.

Anche lui fu conquistato dal fascino stellare della Ferrari F40, ultima auto del marchio nata quando lui era ancora in vita. Si può parlare, senza ombra di dubbio, del suo testamento spirituale. Qui c’è l’essenza del mito del “cavallino rampante”, anche se la spinta non fa capo a un motore a 12 cilindri. Nel presentarla al pubblico, Enzo Ferrari disse: “Ho espresso un desiderio agli ingegneri. Costruite un’auto che sia la migliore al mondo. Ora quell’auto è qui”.

Basta guardarla per capire di che pasta è fatta. Innamorarsi perdutamente della Ferrari F40 è un fatto naturale. Le linee della carrozzeria, disegnate da Pietro Camardella per Pininfarina, sono di uno splendore unico e irraggiungibile. Profumano di aggressività e bellezza, in un quadro di sublime armonia espressiva. Impossibile fare meglio. Questo è uno dei grandi capolavori dell’umanità. In ambito automobilistico è l’eccellenza assoluta.

Di immenso fascino anche la meccanica e il pacchetto ingegneristico, frutto della genialità di Nicola Materazzi, unico progettista del modello, nato da una visione olistica che ha creato un perfetto dialogo fra le parti, unendo nel modo più armonico il telaio, il motore, il cambio, le sospensioni, l’aerodinamica e tutto il resto. La coerenza della “rossa” in esame è qualcosa di unico e travolgente, come la spinta garantita dal V8 biturbo da 2.9 litri che ne alimenta le danze, con la forza esplosiva dei suoi 478 cavalli, esercitati su un peso di appena 1100 chilogrammi.

Ferrari F40: il sogno di tutti

Ferrari F40
Foto Broad Arrow Auctions

Anche se i numeri sono al top (chilometro con partenza da fermo in 21 secondi e velocità massima di oltre 324 km/h), le scariche di adrenalina regalate dal modello si spingono molto oltre, entrando in una dimensione fotonica, sconosciuta alle potentissime hypercar dell’era moderna, specie se elettriche. Per chi non lo sapesse, la Ferrari F40 prese forma in 1311 esemplari, contro i 400 inizialmente previsti. La cosa deluse alcuni storici acquirenti del marchio, ma la casa di Maranello non seppe resistere alla tentazione di assecondare la forte richiesta di mercato.

Il modello messo all’asta ad Amelia Island fu completato nell’agosto del 1990. Come riporta la scheda di vendita di Broad Arrow Auctions, l’auto fu consegnata originariamente tramite Shelton Ferrari di Fort Lauderdale. Il suo primo proprietario ne fece un uso molto parco, accumulando 735 miglia. Nell’estate del 1992 questa Ferrari F40 fu messa in vendita da European Auto Sales a Costa Mesa, California. Pochi mesi dopo, esattamente a dicembre, passò nelle mani di un noto collezionista della California meridionale, che la tenne per circa 20 anni, quasi sempre ferma nel garage. Le 221 miglia aggiunte al contachilometri nell’arco temporale prima specificato lo dimostrano in pieno.

Nell’ottobre del 2012, la supercar emiliana è entrata a far parte di una nuova collezione privata. A gennaio del 2013 fu portata dal New Jersey agli Emirati Arabi Uniti, per essere esposta nella mostra “The Art of Ferrari” alla Galleria Ferrari del Ferrari World Abu Dhabi. Qui rimase fino a luglio 2014. Poi il ritorno negli Stati Uniti, con rilascio della Certificazione Ferrari Classiche, ottenuta nel febbraio 2015. Otto anni dopo, ossia nel 2023, il suo ingresso nell’attuale collezione, con sede in Florida.

Incredibile il fatto che l’auto, nonostante i diversi passaggi di proprietà, abbia accumulato solo 1248 miglia da nuova: una cosa più unica che rara. Straordinarie le sue condizioni. Difficile dire se le previsioni della vigilia saranno rispettate, in termini di quotazioni, ma si può ipotizzare con buona certezza una forte dose di interesse da parte dei potenziali acquirenti verso questa Ferrari F40.

Fonte | Broad Arrow Auctions

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