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Questa Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet potrebbe diventare la più cara di sempre

Anche una “cenerentola” del “cavallino rampante” può volare in termini di quotazioni.

Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet
Foto Broad Arrow Group

La Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet non è una delle “rosse” più ambite, anche se rispetto alla versione coupé e a tutte le declinazioni delle serie precedenti dello stesso modello (8 e Quattrovalvole) ha una marcia in più. Un esemplare della specie, del 1986, potrebbe fissare il record assoluto della specie. Questo, almeno, tendendo conto delle stime fatte dagli specialisti di Broad Arrow Auctions, che la metteranno all’asta nella giornata di sabato 8 marzo, durante il Concorso di Amelia Island.

Le previsioni degli esperti ballano in un range da 150 a 175 mila euro (pari a circa 145 e 169 mila euro): siamo ben oltre le quotazioni medie del modello. Doveroso precisare che non è previsto un prezzo di riserva, quindi la vendita potrebbe realizzarsi a una cifra molto più bassa, ma se le proiezioni fossero rispettate, si scriverebbe un primato incredibile per il modello, in termini di esborso. Qui andremmo su livelli addirittura superiori a quelli della Testarossa…e sembra un’eresia.

A questo punto immagino che vi starete chiedendo cosa abbia di così speciale la Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet in catalogo. La risposta è molto semplice: una percorrenza pressoché nulla. Stiamo parlando di sole 48 miglia: in pratica il semplice test dei collaudatori del “cavallino rampante”, eseguito prima della consegna. Possiamo quindi parlare di una sorta di capsula del tempo. Credo sia impossibile trovare un’altra vettura della stessa famiglia con le medesime credenziali.

L’auto è rifinita nel classico Rosso Corsa, con capote nera, in abbinamento ad interni in pelle beige con tappetini rossi. Anche se l’esemplare si trova negli Stati Uniti d’America, ha delle specifiche europee, che si traducono in maggiore potenza e in superiore leggerezza. All’inizio dell’anno è stata eseguita la sostituzione della cinghia, nell’ambito di un intervento di manutenzione più generale.

Rispetto alle precedenti 8 e Quattrovalvole, la Ferrari 3.2 Mondial rappresenta un sensibile passo avanti. Il suo debutto in società, in questa veste, prese forma nel 1985. L’auto, declinata anche in versione scoperta, la Cabriolet appunto, gode della spinta di un V8 aspirato da 3.185 centimetri cubi di cilindrata, condiviso con le 328 GTB e GTS. Eroga 270 cavalli e si eleva a un livello prestazionale molto più alto degli step precedenti.

Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet
Foto Broad Arrow Group

Anche lo stile della carrozzeria, firmata da Pininfarina, è più muscolare e, al tempo stesso, più elegante. Il merito va, in gran parte, al diverso trattamento dei paraurti, meglio armonizzati al resto della tela grafica. Le piccole revisioni eseguite nell’abitacolo hanno completato la trasformazione in una 2+2 di superiore raffinatezza. La Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet destinata a passare di mano nell’asta di Broad Arrow Auctions al Concorso di Amelia Island è quella con telaio numero 63521.

La sua produzione risale a giugno del 1986. Nel mese successivo fu esportata negli Stati Uniti d’America, a Long Beach (California). Qualche tempo dopo giunse la dichiarazione di conformità per la circolazione sulla rete viaria d’oltreoceano. Pare che l’auto sia stata conservata meticolosamente, in forma statica, in un deposito, per alcuni decenni. Lo stato in cui versa conferma le attenzioni ricevute nel tempo. Si vede che è l’auto è stata ben coccolata.

Come riferisce la scheda di vendita, nella documentazione di accompagnamento al lotto emerge che l’auto ha trascorso di recente del tempo nel Regno Unito, dove ha ricevuto assistenza. Ora questa Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet si appresta a finire nella mani di un nuovo owner, che entrerà in possesso di una vettura in condizioni pari a quelle di un’auto da esposizione. Siamo al cospetto di uno degli esemplari meglio conservati del modello. L’unico vezzo è uno scarico Ansa migliorato. A che prezzo passerà di mano? Presto lo scopriremo.

Fonte | Broad Arrow Group