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Dalle auto leggendarie ai temibili passi di montagna: i nomi dei modelli Alfa Romeo

Alfa Romeo ha scelto, da alcuni anni, di dare nomi evocativi ai suoi vari modelli

Alfa Romeo GTA 1300 Junior

Quando si lancia un nuovo modello, una delle decisioni più cruciali e significative riguarda la scelta del nome, poiché questo può avere un impatto duraturo sulla percezione del veicolo da parte dei consumatori. Per un marchio come Alfa Romeo, questa scelta è ancora più importante, dato che il marchio ha sempre dato grande valore all’identità simbolica dei suoi modelli.

Nella sua gamma attuale, Alfa Romeo rende omaggio alla sua lunga storia, in particolare agli anni ’60

Fin dagli anni ’50, infatti, Alfa Romeo ha preferito usare parole evocative anziché ricorrere a numeri, lettere o combinazioni di entrambi, come è accaduto in alcuni momenti della sua storia. Nella sua gamma di berline, il biscione ha deciso di attingere a un periodo storico fondamentale della sua tradizione, gli anni ’60, per scegliere i nomi di due modelli emblematici: Junior e Giulia. Questi nomi si ispirano a due leggendari modelli sportivi lanciati rispettivamente nel 1966 e nel 1961, che hanno segnato un’epoca nel panorama automobilistico.

Con il lancio della nuova Alfa Romeo Junior, è stato riproposto un nome che vanta una tradizione storica che si estende per oltre cinquanta anni all’interno del marchio. La sua origine risale all’Alfa Romeo GT 1300 Junior, presentata nel 1966, e da allora questo nome è stato associato a numerosi modelli, versioni e serie speciali. La versione originale della Junior era pensata per un pubblico giovane, distinguendosi per il piacere di guida e prestazioni straordinarie. I suoi 89 CV di potenza, uniti a un peso contenuto di soli 1.020 kg, rendevano quest’auto una sportiva capace di raggiungere i 170 km/h, caratteristiche che la rendevano una vera e propria icona dell’epoca. Inoltre, il telaio, meticolosamente progettato, e un cambio che all’epoca rappresentava l’eccellenza, insieme a uno sterzo preciso, la resero un modello di grande successo commerciale, diventando uno status symbol negli anni ’60 e ’70.

La nuova Alfa Romeo Junior incarna perfettamente l’eredità di questo modello, con una forte vocazione innovativa che si riflette in ogni aspetto. Questo nuovo modello ridefinisce i parametri della sua categoria, sia per quanto riguarda l’estetica che per la tecnologia, offrendo motorizzazioni elettrificate e la possibilità di scegliere tra versioni ibride e 100% elettriche, tutte mantenendo le elevate prestazioni e il carattere sportivo che hanno sempre contraddistinto il marchio.

Dall’altra parte della gamma, l’Alfa Romeo Giulia porta con sé l’eredità della prima “Junior” del marchio. La Giulia originale, lanciata nel 1962, è stata uno dei modelli più longevi e iconici della storia Alfa Romeo. Con il suo design carismatico e le prestazioni elevate, ha lasciato un segno profondo negli anni ’60 e ’70, anche grazie alla sua presenza in numerosi film italiani di grande successo. Disponibile in diverse versioni di carrozzeria, tra cui berlina, coupé e decappottabile, la Giulia si distingueva per il suo coefficiente aerodinamico di 0,34 e per motori che erogavano potenze simili a quelle delle auto sportive più prestigiose dell’epoca. Era un’auto versatile, utilizzata sia come veicolo familiare, che come auto della polizia o temibile rivale nei rally, consolidando ulteriormente la sua posizione di icona automobilistica.

La nuova generazione dell‘Alfa Romeo Giulia raccoglie il testimone di questa vettura leggendaria. È un omaggio al design italiano, con elementi che hanno definito modelli leggendari del marchio, come i fari 3+3 e il frontale “trilobo”.

Nel 2017, Alfa Romeo ha compiuto un passo verso l’ignoto con il lancio dello Stelvio, il primo SUV della sua storia. Con questa incursione nel segmento più alla moda dell’industria automobilistica mondiale, il marchio italiano si propone di conquistare le nuove generazioni di “Alfisti”, amanti dello stile sportivo e delle prestazioni delle berline e delle coupé del marchio, ma con un occhio di riguardo alla versatilità, allo spazio interno e alla robustezza dei SUV.

Per una mossa così audace, il marchio non poteva guardare indietro alla sua storia. Era giunto il momento di guardare in un’altra direzione. Verso l’alto. Per questo motivo, i dirigenti del marchio hanno puntato lo sguardo sul Passo dello Stelvio che, con i suoi 2.757 metri sul livello del mare, è il valico alpino più alto delle Dolomiti italiane. Questo colosso, lungo 24 chilometri, con una pendenza media del 7,6% e 48 tornanti lungo il suo percorso, è stato più volte la Cima Coppi del Giro d’Italia e dà il nome anche a un Parco Nazionale di alta montagna. Una serie di fattori hanno reso la scelta perfetta per dare il nome al primo SUV “Biscione”.

alfa romeo tonale

Con l’Alfa Romeo Tonale, il marchio presenta il suo secondo SUV, caratterizzato da un design straordinario che unisce armoniosamente la ricca tradizione storica dell’Alfa Romeo con l’innovazione di un nuovo linguaggio estetico. Gli interni del Tonale riflettono l’eredità sportiva e da competizione del brand, portando nel mondo dei SUV l’essenza delle auto ad alte prestazioni che hanno reso celebre il marchio.

Come nel caso dello Stelvio, il nome è stato scelto da un passo montano delle Dolomiti, in questo caso il Passo del Tonale. Questo porto, situato a 1.883 metri sul livello del mare, è stato teatro anche di alcuni grandi momenti del ciclismo italiano. Separa la Lombardia, regione in cui si trova Milano, città natale del marchio, dal Trentino Alto Adige. Una metafora della natura dirompente dell’Alfa Romeo Tonale, che porta il SUV e il marchio verso nuove frontiere e territori.