Lo scorso weekend si è svolto l’evento “ASI in Pista 2025“, che ha regalato una giornata indimenticabile ai protagonisti e al pubblico, sul circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV). L’emozionante track day per auto storiche, sportive e da competizione, è stato sigillato da una serie di premi assegnati alla fine della giornata di ieri alle vetture più rappresentative del gruppo. Il premio più ambizioso, il “Best of Paddock“, è andato alla Alfa Romeo 184T Formula 1.
Questa monoposto, che prese parte alle sfide del Circus nel 1984, coi colori della Benetton, ha riportato idealmente un “biscione” da Gran Premio al successo, anche se non per le sue doti dinamiche. Al Tazio Nuvolari, infatti, la sua affermazione è derivata dal valore culturale del mezzo. La monoposto offerta alla visione dei giurati è stata quella con telaio numero 3, che corse in quella stagione agonistica con il pilota americano Eddie Cheever al volante, affiancato in squadra da Riccardo Patrese.
L’Alfa Romeo 184T non fu un’auto vincente come le antesignane più lontane nel tempo: il suo miglior risultato fu un quarto posto al GP del Brasile. Pur non essendo stata una stella della Formula 1, riesce ancora oggi ad emozionare, con la forza dei 670 cavalli erogati dal motore V8 sovralimentato che ne anima le danze. Questo cuore sportivo ha potuto liberare la sua energia sulla pista pavese, ma le motivazioni all’origine del riconoscimento sono state di matrice diversa da quella prestazionale.
A una March 772 Formula 2 del 1977 è toccato il titolo di “Regina della pista” nella manifestazione organizzata dall’Automotoclub Storico Italiano. Fra le vetture premiate nel corso dell’evento “ASI in Pista 2025”, un ruolo di primo piano è toccato a quelle di produzione italiana. La Lancia Rally 037 Gruppo B del 1984 è stata eletta “Regina dei rally”. A un’Alfa Romeo 156 Super2000 del 2004 è andato il titolo di miglior esemplare “Dalla strada alla pista”.
L’Alfa Romeo Alfasud Ti Trofeo del 1976 si è imposta nella categoria “Pista per tutti”, mentre tra le auto delle “Grandi firme” gli onori della gloria sono andati a un’Alfa Romeo GT Junior Zagato del 1970. Il premio speciale della Commissione Tecnica ASI è andato alla Fiat 500 F del 1968, che rappresenta lo spirito essenziale del collezionismo motoristico: una passione trasversale e “democratica”, sconnessa dal potere energetico del mezzo e dalla sua esclusività.
Con il suo meeting motoristico, l’Automotoclub Storico Italiano ha saputo andare ancora una volta a segno. Oltre 130 vetture hanno riempito il paddock dell’autodromo Tazio Nuvolari, regalando emozioni di ottimo livello ai partecipanti ed anche agli appassionati presenti all’appuntamento. “ASI in Pista Spring Experience” è stato riservato alle auto storiche sportive costruite fino al 2005 e alle vetture da competizione con oltre 30 anni di vita sulle spalle, suddivise nelle categorie Turismo, Formula, Sport Prototipi e Rally. Ne è derivato un parterre molto speciale. La gamma è stata completata da una sessione di omologazione, per il rilascio dei certificati dell’Automotoclub Storico Italiano (Rilevanza Storica e Identità), anche se l’interesse maggiore è andato agli aspetti dinamici dell’evento. Noblesse oblige!