Una Ferrari F40 è stata battuta all’asta dagli specialisti di Broad Arrows Auctions, nella sessione di vendita di Amelia Island, per la stratosferica somma di 3.665.000 dollari (pari a 3.360.535 euro col cambio odierno). È una cifra record, che segna il primato della specie, superando di un “soffio” quella ottenuta qualche settimana prima da RM Sotheby’s a Miami, con 3.580.000 dollari.
Anche in questo caso, a far lievitare i numeri su valori più alti della media ci ha pensato il bassissimo livello di percorrenza accumulato dall’auto offerta alla tentazione degli acquirenti: solo 1.248 miglia, contro le 3.435 dell’altra. Possiamo parlare, in entrambi i casi, di esemplari quasi nuovi, ma il concetto vale maggiormente per l’auto appena passata di mano.
Questa Ferrari F40, con specifiche USA, non è bella come le versioni europee, perché costretta a rispettare gli standard di omologazione statunitensi, ma ha fascino da vendere. La sua nascita risale al 1990. Era chiaro che le sue condizioni impeccabili e il basso uso fatto nel tempo avrebbero creato una certa fibrillazione tra i potenziali acquirenti, ma non era così scontato il raggiungimento di un nuovo record.
Anche se le stime della vigilia (da 3.8 a 4.2 milioni di dollari) non sono state raggiunte, ci si è avvicinati molto. Il prezzo di aggiudicazione ha scritto un nuovo primato per la “rossa” più iconica dell’era moderna. La regina di cuori delle “big six” ha suscitato un forte interesse nell’asta celebrata durante il Concorso di Amelia Island. Fra i suoi punti di forza, anche il Platinum Award vinto al Ferrari Club of America Annual Meeting 2024 e la Certificazione Ferrari Classiche di cui si fregia, che attesta l’originalità di motore, trasmissione, telaio e carrozzeria.
Ricordiamo che la Ferrari F40 fu consegnata negli USA in soli 213 esemplari. Quello passato sotto il martello del banditore di Broad Arrow Auctions (telaio ZFFMN34A0L0086620), ha ricevuto attenzioni meticolose sin dalla consegna. Sotto le splendide linee di Pininfarina libera la sua energia un motore V8 biturbo da 2.9 litri di cilindrata, con 478 cavalli di razza, su un peso di appena 1100 chilogrammi. Facile intuire il tenore delle prestazioni e delle emozioni regalate da un mezzo del genere.
Un altro record, nell’asta in Florida gestita dallo stesso operatore, è stato messo a segno da una meno nobile Ferrari 3.2 Mondial Cabriolet del 1986, venduta a 123.200 dollari, pari col cambio odierno a 112.965 euro. Siamo su un livello ben più alto delle quotazioni medie di questa vettura, considerata una sorta di cenerentola del marchio (anche se nella versione aperta guadagna qualche gallone di fascino).
A renderla la più cara della specie ci ha pensato un elemento di forte differenziazione: la bassa percorrenza accumulata nel tempo, pari a sole 48 miglia. In pratica è come se l’auto non fosse più stata messa in strada dopo il collaudo per la delibera finale, eseguito dai tester ufficiali del “cavallino rampante”. Mancate, con un certo scarto, le previsioni della vigilia, che si inserivano in un range da 150 a 175 mila dollari, ma lì forse ci si era spinti troppo avanti con l’ottimismo.
Resta il fatto che la Ferrari Mondial 3.2 Cabriolet messa all’asta dagli specialisti di Broad Arrow Auctions è stata ceduta ad un prezzo mai visto per il modello. Con la stessa cifra l’acquirente avrebbe potuto aggiungere al suo garage una “rossa” ben più carismatica, ma non sarebbe stata una sorta di capsula del tempo come questa. Come scritto in un precedente articolo, impossibile trovare un’altra vettura della stessa famiglia con le medesime credenziali. La spinta dell’esemplare passato di mano, con specifiche europee, fa capo a un motore V8 aspirato da 3.185 centimetri cubi di cilindrata, che eroga 270 cavalli di potenza massima, godibili a cielo aperto. Bello l’abbinamento fra la carrozzeria rossa corsa e gli interni color cuoio.







Fonte | Broad Arrow Auctions