Nel ciclo della vita tutto ha un inizio e poi ha anche una fine. Una condizione alla quale anche le ormai iconiche Alfa Romeo Giulia e Stelvio non possono venir meno, ora che il Costruttore del Biscione si avvia alla fase finale destinata a questa generazione di modelli sul mercato ormai da quasi un decennio.
Una fase conclusiva delle operazioni che coincide con le ormai quasi imminenti presentazioni delle nuove generazioni di Alfa Romeo Giulia e Stelvio; il Costruttore del Biscione presenterà già quest’anno il SUV, mentre la berlina arriverà a partire dall’anno prossimo. Secondo quanto espresso già da molti concessionari Alfa Romeo, che hanno comunicato ciò alla propria utenza di riferimento, e sulla base di quanto riportato di recente anche da Quattroruote; la produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, nelle loro varianti a benzina comprese quindi le performanti versioni Quadrifoglio, è destinata a concludersi nel giro di poche settimane così come gli ordini che si chiuderanno a breve.
Sulle Alfa Romeo Giulia e Stelvio saranno mantenute le motorizzazioni diesel, che emettono meno CO2, fino alla conclusione totale della produzione
La necessità è quella di cominciare l’addio con quelle motorizzazioni che producono l’aliquota di emissioni di CO2 maggiore. In questo modo saranno mantenute in gamma solamente le versioni diesel, le 2.2 da 160 cavalli e 210 cavalli di potenza, mettendo da parte le varianti a benzina. Nello specifico si conoscono già le tempistiche relative alla chiusura degli ordini che saranno aperte con lo stop alle Quadrifoglio.
In questo modo le Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio potranno essere ordinate fino al prossimo 31 marzo 2025, nel caso della Giulia Quadrifoglio, ovvero fino al 30 aprile 2025 per la Stelvio Quadrifoglio. Seguiranno poi le 2.0 turbo a benzina da 280 cavalli, in allestimento Sprint, Veloce e Intensa, che potranno essere ordinate fino al 31 maggio prossimo. Va detto che il programmato addio di queste versioni a benzina delle Giulia e Stelvio insiste in un contesto già noto, complice appunto la prossima conclusione delle operazioni che anticiperà l’introduzione sul mercato delle nuove generazioni basate sulla nuova piattaforma STLA Large (che deriva dalla precedente Giorgio) dotate di unità multienergia sotto il cofano motore.