Una Ferrari 308 GTSi del 1982 viene offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti in un’asta live di Cars & Bids, che resterà aperta fino al pomeriggio di mercoledì 19 marzo. Il modello in catalogo ha fascino da vendere, grazie soprattutto allo stile da antologia firmato da Pininfarina.
In genere, la vendita di un esemplare di questa specie non fa quasi notizia, perché è una cosa che capita con una certa frequenza, ma non tutte le “rosse”, per quanto costruite allo stesso modo e dalla stesse mani, hanno la stessa vita. In ambito collezionistico questo può fare una grande differenza.
Talvolta a far lievitare in alto le quotazioni ci pensa il nome di qualche vip riportato sul libretto; altre volte il palmares sportivo (cosa che vale per le auto da corsa). Molto importanti sono lo stato di forma dell’esemplare, la manutenzione ricevuta e l’uso fatto nel tempo. Elementi che rendono più speciale la Ferrari 308 GTSi di cui ci stiamo occupando. Al suo attivo, infatti, ci sono appena 1.930 miglia. Difficile pensare che in giro per il mondo possa esserci qualche altro esemplare della specie con una percorrenza così bassa da sembrare incredibile.
L’auto si trova attualmente a Dallas. Nel corso della sua vita è stata custodita in modo maniacale, per qualche tempo anche all’interno di una struttura museale. Stiamo parlando di un mezzo praticamente nuovo, a dispetto degli oltre 40 anni di esistenza terrena. Splendido l’abbinamento fra gli esterni in Rosso Corsa e gli interni Beige. Peccato soltanto per la configurazione USA della carrozzeria, ferita nella sua purezza espressiva dagli elementi antiurto e dai catarifrangenti imposti dalle norme di omologazione in vigore in quegli anni oltreoceano.
Tra i punti di forza di questa Ferrari 308 GTSi, la tanto ambita Certificazione Ferrari Classiche. Al momento della stesura dell’articolo, la sportiva in esame è ancora sotto le quotazioni medie, ma con l’approssimarsi della chiusura dell’asta le cifre dovrebbero salire, forse anche di molto. Questa supercar degli anni ottanta occupa un posto centrale nel cuore degli appassionati. Il suo stile iconico l’ha consegnata all’immaginario collettivo come una delle migliori opere del design umano.
Alla sua popolarità mondiale ha pure concorso l’uso fatto nella serie televisiva “Magnum P.I.“, dove ha svolto un ruolo di grande protagonista. La lettera finale presente nella sigla della Ferrari 308 GTSi sta ad indicare la presenza dell’iniezione Bosch K-Jetronic, al posto dei precedenti carburatori. Scelta imposta dalle severe normative sulle emissioni varate sul mercato nordamericano nel suo periodo storico. In questa veste l’auto fu prodotta dal 1980 al 1982.
Purtroppo la potenza erogata dal motore V8 aspirato da 3.0 litri scese a 214 cavalli (qualcosa in meno negli USA), rendendola la meno energetica della famiglia. Rispetto ai 255 cavalli della prima serie (240 negli USA), si era molto sotto. Una caduta di vigore imposta dalle norme green del bacino d’oltreoceano, che non piacque molto alla clientela. La casa di Maranello decise così di correre ai ripari. Per riportare la scuderia a un livello più congruo, lanciò la Ferrari 308 GTB/GTS Quattrovalvole, con potenza risalita a 240 cavalli, grazie alle 32 valvole, al posto delle 16 precedenti. In tal modo si raggiunse un equilibrio più congruo fra prestazioni ed emissioni, dando al modello il tono che merita una “rossa”.
Fonte | Cars and Bids
Foto | Cars and Bids