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Ferrari ha depositato un brevetto interessante per i suoi prossimi V12

La Ferrari ha brevettato un motore endotermico con pistoni dalla forma inedita, caratterizzato da pistoni con sezione di forma “Stadium”

ferrari V12

L’addio ai motori endotermici, e soprattutto all’iconico V12, sembra essere sempre più lontano per Ferrari. Il Costruttore del Cavallino Rampante, nonostante il prossimo 9 ottobre lancerà la sua prima sportiva elettrica, si è sempre detto contrario ad abbandonare il suo propulsore più iconico; appunto l’unità che prevede un frazionamento a 12 cilindri disposti a V.

Una novità in tal senso giunge da un nuovo brevetto depositato proprio da Ferrari su una particolare caratterizzazione dei pistoni di un ipotetico nuovo propulsore V12; questi presentano infatti la forma tipica di una “pillola” ovvero con una sezione rettangolare con i quattro vertici arrotondati (forma detta “Stadium”). Si tratta di un radicale cambio di passo rispetto ai canonici pistoni a sezione circolare. A dire il vero parliamo di una caratterizzazione non del tutto nuova, sperimentata già da Honda tra la fine degli Anni Settanta e l’inizio degli Anni Ottanta per propulsori destinati alle moto; l’approccio sperimentato nel brevetto Ferrari è però differente. Il brevetto depositato presso l’Ufficio Brevetti Europeo ci dice che le illustrazioni proposte dalla Ferrari raffigurano una configurazione del propulsore V12 dotata delle caratteristiche già citate.

Ferrari Brevetto Pistoni V12

Nel brevetto Ferrari si nota una nuova biella condivisa dal doppio pistone

Nelle immagini del brevetto depositato da Ferrari si nota anche la progettazione di una nuova biella condivisa da due pistoni speculari, posti su bancate opposte. Nello specifico si ha a disposizione un sistema multi-link che permette di dividere in due parti la biella, sebbene attualmente non è chiaro che tipo di limitazioni o vantaggi potrebbe apportare uno schema simile. I potenziali vantaggi della soluzione proposta da Ferrari in questo nuovo brevetto proverrebbero dall’adozione dei cilindri con forma Stadium, che potendo contare su una disposizione più ravvicinata richiedono un minore offset fra le bancate in modo da ragionare su una riduzione non indifferente delle volumetrie dei prossimi V12 di Maranello. Si potrebbe allora ragionare su un gruppo propulsore di dimensioni più compatte, senza sacrificare le dimensioni dei pistoni e la disponibilità di cilindrata effettiva. Ulteriori vantaggi potrebbero derivare dall’introduzione di valvole più grandi o dall’adozione di un numero maggiore di valvole per cilindro.

L’idea ragionata dal brevetto Ferrari potrebbe risultare molto indicata in tutte quelle applicazioni che prevedono il posizionamento centrale del propulsore, dove proporre ingombri minori è sicuramente fondamentale. Stesso discorso vale anche per l’eventuale utilizzo di una MGU inserita fra motore e cambio; di conseguenza questa tipologia di propulsore potrebbe essere indicata sia per l’utilizzo su strada sia per le sportive da corsa. Gli stessi vantaggi si applicano anche per unità posizionate anteriormente. Le immagini del brevetto ci permettono anche di notare scanalature lungo le parti verticali del cilindro che dovrebbero garantire l’insorgenza di minori attriti, fra pistoni e pareti dei cilindri aumentandone quindi l’efficienza complessiva e permettendo anche al motore la possibilità di girare più velocemente.

Ferrari Brevetto Pistoni V12

Bisognerà capire se ci sarà un propulsore di serie che adotterà le caratteristiche di tale brevetto

Il passaggio ulteriore dice che bisognerà ora capire se il brevetto troverà applicazione su possibili nuovi propulsori V12 a marchio Ferrari. Di certo il brevetto suggerisce il fatto che Ferrari continua a lavorare attivamente sui propulsori endotermici, per spingere sempre più in là i confini della tecnologia quando si parla di unità a combustione interna.

Ferrari Brevetto Pistoni V12

Va detto però che nel passato Honda ha dovuto fare i conti con alcune problematiche derivati dall’adozione di pistoni simili a quelli proposti ora da Ferrari. Sono state infatti molteplici le difficoltà che ha dovuto affrontare il costruttore nipponico, soprattutto in relazione alla produzione di cilindri e fasce elastiche a sezione pseudo ovale. Bisogna però ricordare che oggi lo sviluppo tecnologico ha raggiunto livelli altissimi, rispetto alla tecnologia disponibile al tempo della proposta formulata da Honda. Bisognerà capire cosa ci riserverà il futuro quindi.