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Stellantis, negli ultimi due mesi a Cassino si è lavorato meno di due settimane

Gli stessi dirigenti di Stellantis hanno informato i sindacati che il 2025 sarà un anno complicato. Resta alta la preoccupazione.

stellantis cassino

Il settore dell’automotive sta attraversando un periodo di forte turbolenza, e il caso dello stabilimento Stellantis di Cassino ne è la prova lampante. La crisi che ha colpito la filiera automobilistica si riflette nei numeri impietosi della produzione. A marzo 2025 non si è lavorato nemmeno un giorno, mentre nei primi due mesi dell’anno lo stabilimento ha registrato appena 13 giorni operativi (5 a gennaio e 8 a febbraio).

Le prospettive per questo marzo, come si intuisce, non sono migliori, con una previsione massima di 10 giorni di attività, seguiti da un’ulteriore lunga sospensione per Stellantis Cassino. La causa sarebbe da imputarsi al crollo delle commesse. Le auto prodotte rimangono invendute nei piazzali, mentre la domanda da parte dei concessionari è in forte calo.

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A peggiorare il quadro, il 25 aprile terminerà il periodo di ammortizzatori sociali attualmente in vigore. Sebbene siano previsti fondi straordinari per tamponare la situazione e garantire una forma di sostegno agli operai, il futuro resta incerto. Quale sarà la strategia di Stellantis per il sito di Cassino? I piani produttivi risultano rivisti, con alcuni cambiamenti non hanno decisamente entusiasmato.

La nuova Alfa Romeo Stelvio elettrica, il cui lancio era inizialmente previsto subito dopo l’estate, verrà posticipata a fine 2025, con una piena operatività prevista solo nel 2026. Inoltre, il passaggio alla produzione totalmente elettrica non sarà immediato: nel 2025 dallo stabilimento continueranno a uscire anche vetture con motore endotermico. Gli stessi dirigenti di Stellantis hanno informato i sindacati che il 2025 sarà un anno complicato, con una forte dipendenza dagli ammortizzatori sociali e volumi produttivi stagnanti, senza segnali di ripresa fino al 2027.

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Ma mentre il comparto automobilistico arranca, il resto del mercato del lavoro nel Lazio sembra raccontare una storia diversa. La Camera di Commercio di Roma ha diffuso dati incoraggianti: oltre due milioni di persone hanno trovato impiego nel 2024. Secondo i dati ISTAT, lo scorso anno ha segnato una netta ripresa dell’occupazione, con un significativo incremento del numero di lavoratori e un tasso di occupazione in forte crescita. Due facce di una stessa realtà economica: da un lato, la crisi dell’automotive che frena un intero comparto produttivo; dall’altro, un mercato del lavoro più dinamico, capace di generare nuove opportunità.