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Stellantis Pro One e Iveco: la UILM accoglie positivamente l’accordo

Un accordo utile alla produzione di due nuovi veicoli commerciali leggeri elettrici che Stellantis Pro One consegnerà a Iveco

Stellantis Atessa

È di qualche giorno fa l’accordo fra Stellantis Pro One, business unit dei veicoli commerciali del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA, e Iveco, il marchio di Iveco Group che si occupa della progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti.

Parliamo di un accordo utile alla produzione collaborativa di due nuovi veicoli commerciali leggeri alimentati da propulsori elettrici che Stellantis Pro One consegnerà a Iveco, destinati al mercato europeo. Si tratterà di veicoli basati su piattaforme destinate ai modelli elettrici di Stellantis Pro One, ovvero modelli di medie e grandi dimensioni con un peso lordo compreso fra le 2,8 e le 4,25 tonnellate.

Questi due nuovi LCV saranno prodotti da Stellantis Pro One presso gli stabilimenti di Gliwice, in Polonia, di Hordain, in Francia, e di Atessa in provincia di Chieti. Dopodiché saranno consegnati a Iveco che si occuperà della distribuzione nel mercato europeo.

Lo stabilimento di Atessa diviene centrale nella strategia di Stellantis Pro One

Nell’accordo fra Stellantis Pro One e Iveco risulta centrale quindi lo stabilimento di Atessa, puntando su un approccio utile per uscire da una crisi prolungata che ha caratterizzato tale impianto negli ultimi tempi. L’iniziativa appare quindi importante per configurare un vero e proprio rilancio del sito, preservandone la stabilità occupazionale messa oggi a dura prova dal continuo ricorso agli ammortizzatori sociali. Un approccio che piace anche alle sigle sindacali e nello specifico alla UILM Abruzzo, che col coordinatore regionale locale, Nicola Manzi, giudica positivo l’accordo fra le due parti sebbene bisogna anche “pensare al domani, non solo all’oggi” dal momento che lo stabilimento di Atessa e il territorio in cui gravita deve fare i conti con l’epocale “transizione ecologica”, ha aggiunto.

Stellantis Pro One Atessa

La notizia è stata quindi accolta “positivamente” sebbene lo stesso Manzi faccia notare che oggi ad Atessa, dove trovano lavoro circa 4.800 dipendenti, si producono “840 furgoni al giorno di cui, al momento, solo 5 sono elettrici. Il plant è in cassa integrazione dal 10 giugno scorso: in media sono 700 e non 1.500 i dipendenti sottoposti alla Cigo, ma l’ammortizzatore sociale scade a giugno 2025, dopo aver esaurito le 52 settimane previste dalla legge. Ciò significa che bisogna intervenire urgentemente adesso per preparare il terreno per il futuro e garantire una rete di protezione dei posti di lavoro, della produzione e della logistica che servono all’intera economia regionale”.

Secondo il giudizio di Manzi, lo stabilimento Stellantis di Atessa potrà produrre furgoni dotati di propulsori endotermici “tradizionali”; bisogna quindi agire verso tale direzione, investendo “ancora di più sulla customizzazione per produrre specificità giornaliere”, ha aggiunto il coordinatore regionale della UILM Abruzzo. Bisogna poi investire in trasporti più veloci e capillari per meglio collegare ogni distretto produttivo, a partire da Atessa verso la Polonia e la Francia, così come verso la Germania. L’accordo fra Stellantis Pro One e Iveco rappresenta una valida opportunità per il territorio che gravita attorno allo stabilimento di Atessa, sebbene gli interrogativi odierni rimangono ancora importanti.