Il Circuito di Fiorano, inaugurato nel 1972, è la pista di casa della Ferrari. Qui gli uomini del “cavallino rampante” provano tutte le auto stradali e da corsa del marchio. L’impianto è stato aggiornato negli anni ed offre tutto quello che serve per una struttura del genere. A caratterizzare il quadro planimetrico ci pensano 13 curve, che animano le alchimie dei suoi 2.976 metri di lunghezza. Ulteriore dinamismo viene regalato all’azione dai diversi piani altimetrici del fondo asfaltato.
Oggi ci occupiamo delle vetture stradali Ferrari più veloci su questa pista, alla data odierna. Mancano i riscontri della 12Cilindri e della Daytona SP3, ma probabilmente i loro tempi non farebbero entrare i due modelli nella lista delle top three, per quanto straordinaria sia la loro tempra prestazionale. Seguiteci nel viaggio alla scoperta del podio cronometrico di Fiorano, con riferimento alle supercar del “cavallino rampante”.
1) Ferrari F80, l’auto dei record: 1’15″30
Tocca all’ultima discendente delle auto al top di gamma il miglior tempo sul giro sulla pista di casa. La Ferrari F80 fa addirittura meglio della FXX e si avvicina alla FKK K. Persino la 333 SP è a un tiro di schioppo, nonostante l’uso di pneumatici slick fatto da quest’ultima. Stiamo parlando di un risultato a dir poco straordinario. Per rendere ancora meglio l’idea del profilo prestazionale della vettura, diciamo che siamo quasi 10 secondi sotto la Enzo e quasi 4.5 secondi sotto LaFerrari. Credo non occorra aggiungere altro.
Gli ingegneri e i collaudatori del marchio hanno fatto un lavoro straordinario, con riflessi evidenti sulla forza dinamica dell’auto. Quest’ultima prosegue la stirpe inaugurata dalla GTO nel 1984 e proseguita con le F40, F50, Enzo, LaFerrari. La nuova vettura di punta del “cavallino rampante” spinge ancora più in alto l’asticella, con un salto di portata quantica. Pazzesca la sua efficienza. Purtroppo è meno raffinata delle sorelle sul piano estetico ed ha un frazionamento minore, ma la tecnologia e l’aerodinamica sono del più alto livello, elevandola al trono dell’Olimpo.
Evidente la connessione con la 499P, vincitrice delle ultime due edizioni della 24 Ore di Le Mans. Questa liaison, insieme alla ricerca di un corpo propulsivo più compatto, ha spinto i progettisti a puntare su un motore V6 biturbo, da 3.0 litri di cilindrata, abbinato alla componente elettrica, che ne fa una sportiva ibrida in grado di sviluppare una potenza massima di 1.200 cavalli. Mai una “rossa” stradale aveva toccato una cifra del genere.
Superfluo dire che le prestazioni sono al top, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.1 secondi e da 0 a 200 km/h in soli 5.75 secondi. La punta velocistica è nell’ordine dei 350 km/h. Incredibile il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano: 1’15″30. Il merito è di un’ingegneria del più alto livello, con il DNA delle corse.
2) Ferrari SF90 XX Stradale: 1:17.31
Versione di indole racing della versione “standard” della SF90, questa vettura, come la sorella Spider, è un missile ruotato. Il suo look da corsa ne mette ben in evidenza la natura, senza ricorrere a filtri o a forzature. Qui tutto è come appare. L’esuberanza estetica è un preciso riflesso del suo temperamento caratteriale e del suo studio ingegneristico. Anche se dotata di vistose appendici aerodinamiche, come l’enorme ala posteriore a tutta larghezza, riesce a preservare l’eleganza del modello di partenza, conferendogli note aggiuntive di impatto scenico e di efficienza, specie in termini di deportanza.
La Ferrari SF90 XX Stradale è una limited edition, destinata a prendere forma in 799 esemplari, cui vanno aggiunti i 599 della variante scoperta. Guardandola si capisce in un nanosecondo la sua natura di prodotto orientato alla pista. Incredibile, però, la sua capacità di adattarsi ai contesti stradali ordinari, dove regala un’eccellente handling, uno straordinario feeling di guida e ad anche un certo livello di comfort, cosa davvero sorprendente per un mezzo del genere.
Dopo la F80, questa sportiva ibrida è la più potente fra le supercar di Maranello. La spinta fa capo a un motore V8 a combustione interna, da 4.0 litri di cilindrata, affiancato nell’azione da tre motori elettrici, per una potenza combinata di 1.030 cavalli. Il quadro delle metriche è stratosferico, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.3 secondi e da 0 a 200 km/h in 6.5 secondi. La velocità massima è di 320 km/h, quindi nettamente inferiore a quella della sorella base, ma qui le appendici vocate alla deportanza fanno da muro alla fluidità di scorrimento del mezzo. Altra la sua missione. Incredibile il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano, con 1’17″30. Siamo due secondi sopra la già citata F80, ma tutte le altre “rosse” stanno dietro…e non di poco.
Come riferito in un altro post, Flavio Manzoni ha fatto un ottimo lavoro per conferire al modello un aspetto racing, degno del suo spirito, senza turbare troppo la pulizia formale. La Ferrari SF90 XX Stradale è un’auto hardcore; un’arma da track day. Pur avendo questa natura non mette assolutamente a disagio sulla rete viaria di tutti i giorni, per il suo approccio amichevole. Nella capacità di portare in strada le emozioni delle corse sta la sua magia. Gli ingegneri del “cavallino rampante” hanno fatto, ancora una volta, un lavoro coi fiocchi. Del resto, non si diventa i migliori per caso. Tanto di cappello, anche in questo caso!
3) Ferrari SF90 Stradale: 1:19.00
Terzo posto sul podio per questa supercar, meno esotica ed esclusiva delle altre due, ma sempre nei piani alti della gamma di Maranello, non soltanto per il prezzo di listino, ma anche per i dati tecnici e prestazionali. La Ferrari SF90 Stradale riprende il nome di una monoposto di Formula 1 ed esprime un vigore energetico di straordinario spessore. Con lei la casa emiliana ha raggiunto la soglia dei 1000 cavalli per la prima volta su un modello destinato alla clientela non agonistica. Qui sono stati superati i 963 cavalli messi sul piatto dalle Ferrari LaFerrari e LaFerrari Aperta, ma il livello è meno aristocratico, complice anche l’assenza del V12, cuore pulsante della progenitrice della F80, nell’ambito delle “big six”.
Siamo infatti al cospetto di un’auto di serie, non di una limited edition top di gamma, spinta da un motore V8 biturbo da 4.0 litri di cilindrata, con 780 cavalli endotermici al servizio del piacere, anche sonoro. A questi vanno aggiunti i 220 cavalli dei tre cuori elettrici, che completano il pacchetto propulsivo di questa “rossa” ibrida plug-in, portando l’asticella della potenza massima complessiva ai già citati 1.000 cavalli. Non ci vuole molto a capire come una simile forza vulcanica incolli al sedile ad ogni affondo sul pedale del gas, che si traduce in accelerazioni travolgenti, anche se meno intense di quelle delle due auto che la precedono in questa classifica.
Volete delle cifre? Eccovi accontentati: passaggio da 0 a 100 km/h in 2.5 secondi, da 0 a 200 km/h in 6.7 secondi, velocità massima di oltre 340 km/h. Cifre del genere erano inimmaginabili fino a qualche anno fa, ma il progresso ha fatto passi da gigante. Per quanto riguarda l’accelerazione, doveroso dire che una mano d’aiuto giunge dalla trazione integrale, che regala motricità anche alle ruote anteriori, fornendo un grip da fermo che nello scatto breve fa la differenza rispetto alle auto a sola trazione posteriore. L’estetica è molto pulita e sarebbe di impeccabile armonia se non vi fosse una zona lunotto molto travagliata. Così lo specchio di coda e la vista di 3/4 posteriore ne risentono.
Va meglio sulla versione Spider, dove il trattamento della parte del cofano motore sembra più riuscita, soprattutto a vettura aperta, ma anche da chiusa le cose vanno un pochettino meglio che sulla coupé. Quest’anno dovrebbe arrivare l’erede della Ferrari SF90. Non sarà un’auto completamente nuova, ma una versione ampiamente modificata. I muletti hanno quasi completato il ciclo di sviluppo. Nessun dubbio sul livello superiore di performance. Speriamo che anche il trattamento estetico della parte posteriore sia migliore. Non ci resta che aspettare ancora qualche tempo (non molto a dire il vero) per capire in che direzione si è mosso Flavio Manzoni.
Lap time a Fiorano
1) F80 1:15.30
2) SF90XX Stradale 1:17.31
3) SF90 Stradale 1:19.00
4) SF90 Spider 1:19.50
5) LaFerrari 1:19.70
6) 812 Competizione 1:20.00
7) 296 GTB 1:21.00
8) F12 TDF 1:21.00
9) 488 Pista 1:21.50
10) 812 Superfast 1:21.50
11) 488 Pista Spider 1:21.50
12) 296 GTS 1:21.80
13) Enzo 1:22.30
14) F12 Berlinetta 1:22.40
15) F8 Tributo 1:22.50
I tempi delle altre big six
Enzo 1:22.30
F50 1:27.00
F40 1:29.60
GTO 1:36.00