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La fine della Dodge Challenger, ecco perché il nome iconico potrebbe non tornare

A meno che Dodge non decida di sviluppare una nuova muscle car elettrica più compatta, lo scenario attuale sembra escludere la Challenger.

dodge challenger

Per gli appassionati di muscle car americane, l’ultimo anno è stato un vero colpo al cuore. La Chevrolet Camaro ha detto addio in un lento declino, mentre le iconiche Dodge Charger e Challenger hanno seguito lo stesso destino, lasciando un vuoto difficile da colmare. Tuttavia, mentre la Charger è già risorta dalle ceneri, sia in versione elettrica (BEV) che con un’opzione a combustione interna in arrivo, il ritorno della Challenger sembra tutt’altro che certo.

Durante l’evento di lancio della nuova Dodge Charger Daytona, una delle prime domande rivolte al CEO Tim Kuniskis è stata proprio sulla possibilità di rivedere la Challenger in futuro. La sua risposta? Diretta e senza giri di parole: “Possediamo il nome Challenger. Possediamo molte targhette che teniamo nel cassetto. Non so se ne faremo mai qualcosa, ma non lo useremo su questa macchina”. Queste parole sembrano chiudere definitivamente la porta al ritorno del leggendario nome Challenger, almeno per il momento.

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Alcuni fan si sono chiesti perché Dodge abbia deciso di mantenere il nome Charger, soprattutto dopo le critiche ricevute quando, nel 2006, lo storico marchio fu al centro di un’associazione commerciale a una berlina. Kuniskis ha spiegato le motivazioni in un’intervista a Road & Track, sottolineando che la decisione è stata dettata da una strategia di flessibilità. “Volevamo una piattaforma capace di adattarsi alle esigenze future: motori termici, elettrici a 400V e 800V, due porte, quattro porte… il tutto con la massima condivisione di componenti per ottimizzare la produzione. Questo significava che le Dodge avrebbero avuto un’identità molto simile, quindi avevamo bisogno di un nome forte”.

Il nome Charger è arrivato per diverse ragioni. Certamente ha già un legame con una base di clienti più giovani, che sono generalmente più aperti all’idea di un’auto elettrica. Il “brand” gioca perfettamente sul concetto di “charger” (caricatore), rendendolo ideale per una muscle car elettrica. Ma non solo marketing: la nuova gamma è molto ampia, con varianti coupé e berlina, sia elettriche che a benzina, lasciando poco spazio per una Dodge Challenger davvero distintiva.

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A meno che Dodge non decida di sviluppare una nuova muscle car su una piattaforma elettrica più compatta, lo scenario attuale sembra escludere la Challenger dalla prossima generazione di modelli. Un vero peccato, considerando che molti appassionati avrebbero preferito una Charger esclusivamente coupé, come da tradizione.